Mobike sharing condiviso, ma la bici è adatta per stature cinesi

Quando l’abbiamo vista la prima volta siamo rimasti un pò perplessi, abituati a bici di vario tipo in sharing. Quanto scriveremo, come ben sapete, visto che esistiamo da diversi anni, quindi siamo esperti del settore, e riferito secondo ciò che è la realtà dei fatti; ovviamente gli amministratori dei vari comuni italiani che hanno fatto l’accordo con mobike non saranno contenti di leggere quanto sotto, ma noi siamo giornalisti seri. Comunque andiamo per ordine. La prima cosa da riportare è che la bici, inutile girarci intorno, è piccola. Le ruote da 24″ di consueto sono adatte ai bambini di 8-12 anni.

Nel video vedrete i cinesi che stanno bene su queste bici, proprio perché hanno una altezza tale da consentirne agevolmente la posizione ed ovviamente una fluida andatura.

L’altezza degli Italiani è di 175 cm ed i cm di differenza non sono pochi quando si tratta di corretta posizione in sella.

Coloro che, alzando al massimo la sella, sono più alti di 170 cm, diventa impossibile estendere completamente la gamba. Per una persona alta 190 cm, la situazione è grottesca.

Andate pure da un negozio di e fatevi mettere a misura…vedrete che quanto scriviamo è la dura realtà!

D’altronde Mobike è un’azienda cinese che ha evidentemente creato un prodotto per il mercato cinese, ovvero per una popolazione alta mediamente 165/70 cm.

La mancanza del cambio e il peso delle bici (25 kg) le rendono idonee a un uso esclusivamente in città pianeggianti e con ciclabili e manto stradale adatto.

In una salita, come un cavalcavia la pedalata sui pedali non è agevole, salvo per chi ha una statura di 1.70cm o più basso.

La Mobike è quindi una bici rigida con ruote piene che impediscono la funzione di ammortizzazione da parte dell’aria negli pneumatici, anche l’eliminazione dei raggi a vantaggio delle razze aumenta la rigidità del mezzo e la conformazione del telaio fa il resto.

La geometria del telaio richiede l’impiego dell’alluminio, il materiale più rigido in assoluto utilizzato nell’industria ciclistica.

Il risultato è una bicicletta che trasmette, a chi pedala, le asperità provenienti dal terreno.

Il test fatto in , città ove le piste ciclabili non sono al top, con passaggi su strada, e l’impatto, per quanto a velocità ridotta, è stato tutt’altro che fluido e gradevole.

La larghezza maggiorata della scatola del movimento centrale costringe a una posizione a ginocchia larghe e busto/braccia leggermente rivolti verso l’interno.

Dal lato estetico niente da dire, ma questo è un aspetto molto secondario, poiché su strada i limiti sono difficili da ignorare.

Concludendo, il progetto di sharing fiorentino con le mobike, come altrove nelle città italiane, è interessante, utile, ma per chi pensa di usare questo tipo di bici per escursioni lunghe riponga l’idea e si indirizzi a bici più confortevoli, come una MTB da 29 od una city-bike da 28. La bici è veramente poco stabile (PROVATELA anche voi), infatti ti sembra di cadere da un momento all’ altro. Il peso, le dinamo che alimentano le luci (non staccabili nelle ore diurne) e probabilmente le batterie dei sistemi GPS e sbloccaggio, creano tantissimi attriti; la bici ha pochissima inerzia, fai due pedalate facendo pochissima strada per colpa della monomarcia e delle routine 24″ e…. ti fermi subito. La vediamo molto dura ed ardua poter utilizzare un mezzo di questo tipo, per visitare una città in bicicletta o per un commuting centro-periferia. Il mal di schiena ed il dolore cervicale sono assicurati…poi ognuno fa quel che vuole del suo fisico 😀 Le Mobike, secondo noi, sono adatte per spostamenti brevi e per distanze inferiori al km, ma vanno migliorate e molto.

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NOTE VARIE

Mobike (Cinese semplificato: 摩拜单车, Mo-bai bicycle), è un’impresa cinese fondata e di proprietà di Beijing Mobike Technology Co., Ltd. (Cinese Semplificato: 北京摩拜科技有限公司), che offre un servizio di bike sharing completamente senza l’uso di stalli per il parcheggio. Ha sede in ma opera in tutto il mondo. È il più grande operatore al mondo in questo settore. Da dicembre 2016, ha reso Shangai la città con la più grande rete di bike sharing. A giugno 2017, Mobike ha preso 600 milioni di dollari di fondi Series E messi a disposizione dalla cinese Tencent, portando la raccolta fondi 2017 quasi a 1 miliardo di dollari. (Wikipedia)

L’ESPERIMENTO FIRENZE (LA NOSTRA OPINIONE)
Le bici del bike sharing a flusso libero vengono lasciate in modo caotico ovunque possibile, questo metodo prima o poi creerà dei grossi problemi e, mentre gli amministratori di Amsterdam hanno deciso di mettere al bando questi servizi in città, eliminando il flusso libero e basati esclusivamente su app per smartphone, Firenze inizia la sua avventura….

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