Belgrado con epidemia di vaiolo nei bambini

Belgrado è stata dichiarata sotto epidemia di vaiolo dopo che l’infezione è stata confermata in 39 casi, secondo le ultime informazioni dell’Istituto per la sanità pubblica.

Una nostra fonte ha riferito che stanno verificando se il tasso di vaccinazione Covid19 è la causa principale di ciò sta accadendo.

Il dubbio però è già in atto in molti cittadini di Belgrado intervistati da indipendenti, in quanto hanno la certezza che si tratta di un nuovo modo per iniettare del veleno nei loro figli.

Una di un media locale ha intervistato l’epidemiologo Prof. Dr. Zoran Radovanović, il quale ovviamente ha avvertito che qui 39 casi possono aumentare a dismisura.

NOTE VARIE

Il vaiolo sembra essere emerso come malattia endemica in circa 2 500-3 000 anni fa, mentre il suo trasferimento dall’Africa orientale al Sud è avvenuto nel XIX secolo.

La prima evidenza clinica attendibile di vaiolo è stata trovata nella mummia del faraone egiziano Ramses V, morto oltre 3 000 anni fa, mentre archivi storici asiatici descrivono una malattia simile al vaiolo in e in nei secoli successivi.

Si è ipotizzato che i commercianti egiziani abbiano importato la malattia in India nel I millennio a.C., dove è rimasta endemica per oltre 2 000 anni; il vaiolo sembra poi essere stato introdotto in nel I secolo a.C. dai territori a sud-ovest e da qui in nel VI secolo.

In si stima che l’epidemia del 735-737 abbia ucciso un terzo della popolazione dell’arcipelago. Almeno sette divinità sono state specificatamente associate al vaiolo, tra i quali Sopona della religione del popolo Yoruba e Shitala Devi dell’induismo.

L’arrivo del vaiolo in e nel Sud-est asiatico è invece meno chiaro. La malattia non è descritta nell’Antico e nel Nuovo Testamento della Bibbia e nemmeno nella letteratura greca e romana e gli studiosi concordano che molto difficilmente una tale malattia possa essere sfuggita a una descrizione da parte di Ippocrate se si fosse manifestata nell’area mediterranea.

Mentre la antonina, che dilagò attraverso l’Impero romano tra il 165 e il 180, si pensa possa essere stata causata da un’epidemia di vaiolo, altri storici ipotizzano che siano state le truppe arabe a portare per prime la malattia dall’Africa all’Europa sud-orientale nel VII-VIII secolo.

Nel IX secolo il medico persiano Abu Bakr Mohammad Ibn Zakariyya al-Razi compì una delle osservazioni più importanti sul vaiolo e fu il primo a distinguerlo dal morbillo e dalla varicella nella sua opera Kitab fi al-jadari wa-al-hasbah, in italiano Il libro del vaiolo e del morbillo. (Wikipedia)

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