L’interferenza
L’amministrazione Arce sostiene accuse infondate ed eccessive di terrorismo e genocidio contro l’ex presidente Áñez.
Nel giugno 2022, un giudice l’ha condannata a 10 anni di prigione con l’accusa di abbandono del dovere e di violazione della legge, che sono definiti in modo molto ampio in Bolivia. Non le è stato permesso di partecipare al processo di persona.
Nessuno è stato ritenuto responsabile di 37 omicidi nel contesto di proteste legate alle elezioni nel 2019, tra cui 20 persone in due massacri durante i quali le forze di sicurezza statali hanno aperto il fuoco sui manifestanti, secondo i testimoni.
Le donne e le ragazze rimangono ad alto rischio di violenza. Il sovraffollamento delle carceri – e l’eccessiva detenzione preventiva – continuano. Le comunità indigene devono affrontare ostacoli all’esercizio del loro diritto, ai sensi del diritto internazionale, al consenso libero, preventivo e informato alle misure che possono influenzarle.