Bollo Auto in Toscana, la maggiorazione per problemi dell’ACI

Questo articolo e più una indagine giornalistica poiché a molti è girato il pimpi aver ricevuto una maggiorazione sulla tassa auto definita ‘Bollo’.

Partiamo dal fatto che il governo dei pagliacci nel 2020 aveva chiesto ad alcune regioni nel posticipare il pagamento del bollo auto.

Tutti andarono e pagarono il tributo a Cesare.

IN molti si videro una specie di sconto sul costo, presumendo che Cesare avesse nella sua magnanimità acconsentito a quel poco che, in effetti, essendo il 2020 ancora in fase pandemiale pesante, era giusto ‘democraticamente’ concedere…ma…

Nell’Anno 2021 alcuno degli automobilisti che ci hanno contattato hanno ricevuto richiesta di pagare quello sconto, almeno così ripetiamo, sembrò essere a tutti gli intervistati.

Nell’anno domini 2022 l’ACI si sveglia e chiede a tutti coloro avevano beneficiato di quello sconto o diminuzione di tassa.

Quindi nel 2021 l’ACI e la dormivano oppure stavano aspettando chi si fosse sierato per mantenergli lo sconto e richiedergli i soldi? Ehi si perché la maggior parte di coloro che ci hanno telefonato, guarda il caso non si sono sierati con il magico vaccino.

Ma oltre a quanto sopra c’è chi, in molti, hanno spedito una PEC per chiedere delle spiegazioni, ma chi l’ha ricevuta, ovviamente non ha risposto, cosa dire in proposito?

Comunque la PEC è arrivata ad una certa “Namirial S.p.A.” . Siamo andati a vedere e salvo trattasi di altra azienda, essa si trova a a Senigallia (An). Si avete letto bene…l’ACI e la Regione si avvalgono di società terzi per la PEC. Salvo il contrario.

A parte quanto sopra, non un dettaglio di poco conto, chi è la Namirial S.p.A. ? Riportiamo quanto scrivono nel loro sito web: “nasce come società informatica di servizi nel 2000 dall’idea di due imprenditori visionari che credono fortemente nella trasformazione digitale del business. Namirial – unica nel mercato – è allo stesso tempo un’azienda produttrice di Soluzioni Software che Certification Authority, che fornisce Servizi Fiduciari digitali come firme elettroniche, e-mail certificate, fatturazione elettronica e archiviazione digitale a lungo termine”.

Che cosa è scritto nel sito web del servizio PEC fornito dalla Namibia a tal proposito ? Lo riportiamo in breve:

Il servizio di Posta Elettronica Certificata (PEC) di Namirial S.p.A. (Autorità di Certificazione accreditato presso AgID), è un sistema di posta elettronica certificata con valenza legale in grado di garantire non solo l’identificazione del mittente, l’integrità e la confidenzialità del messaggio, ma anche di attestare il recapito del messaggio stesso nella casella del destinatario. I messaggi di PEC, assicurando l’avvenuta consegna, equivalgono alla notificazione per mezzo della posta nei casi consentiti dalla legge (art. 14, comma 3 DPR 445/2000). La PEC ha valore legale e sostituisce la tradizionale raccomandata con ricevuta di ritorno. Il servizio utilizza i protocolli sicuri e tutte le comunicazioni sono protette perchè crittografate e firmate digitalmente. Per questo avrete sempre la certezza che i messaggi inviati o ricevuti non possano essere contraffatti.

Pertanto chi spedisce una PEC a “tributiregione@postacert.toscana.it” viene inoltrato al server della Namiral SPA e poi consegnato nella casella di destinazione.

Concludendo il quanto dovuto non è mai discutibile e messo in discussione qualora abbiamo come interlocutore un ente come l’ACI e la Regione Toscana ?

Quindi un problema riconosciuto dalla Amministrazione per disallineamento dell’archivio, non dovuto a cause imputabili al contribuente, accaduto nel 2020, è comunque a suo carico ?

Questo paese democratico ove l’ente di turno ammette l’errore ma lo fa pagare ugualmente al contribuente ?

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