
Una storia che ha avuto inizio oltre tre secoli fa è quella dello Champagne Dom Pérignon, indissolubilmente collegato alla figura di Pierre Pérignon, monaco benedettino che secondo la leggenda è stato colui che ha messo appunto il metodo della rifermentazione in bottiglia.
Ritornato al suo monastero, Pierre Pérignon iniziò a fare esperimenti, giungendo, di fatto, a realizzare il primo “Champagne”.
Tra storia e leggenda, oggi il Dom Pérignon è considerato lo Champagne per eccellenza, il più famoso e il più celebrato del mondo,
La prima, per l’appunto, è quella del monaco benedettino Pierre Pérignon, mentre la seconda è quella di Robert-Jean De Vogüe, il direttore di Moët et Chandon, che negli anni ’30 ha pensato per la prima volta di utilizzare alcune riserve del 1921, per creare una nuova e straordinaria cuvée, dedicata proprio a Pierre Pérignon.
Ne è risultato uno Champagne unico, il cui assemblaggio nasce da uve provenienti da vigneti prevalentemente a Grand Cru, situati nei comuni francesi di Ay, Bouzy, Verzenay, Mailly e Hautvillers per il pinot nero, e da quelli di Cramant, Choully, Avize e Le Mesnil per lo chardonnay.
Rosé o in edizione “Vintage”, la Maison Dom Pérignon crea oggi solamente Champagne millesimati, figli del carattere esclusivo di ogni stagione e frutto di un’elaborazione che dura almeno otto anni. Champagne sicuramente dal prezzo non per tutte le tasche, ma che valgono pienamente tutto il loro costo.
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