Cina, diminuito numero nascite nel 2020

La , che dal 1979 richiedeva alle coppie di avere un solo figlio per limitare l’allora dilagante crescita demografica, dal 2016 ha permesso loro di averne due, per limitare l’invecchiamento demografico.

Secondo i dati diffusi lunedì dal Ministero della Pubblica Sicurezza, nel 2020 ci sono stati 10,04 milioni di nascite, in calo del 14,8% rispetto al numero ufficiale delle nascite nel 2019. Sul totale dei neonati, il 52,7% erano maschi e il 47,3% femmine.

Il numero ufficiale di nascite, annunciato separatamente, nel 2019 è stato di 14,65 milioni. Questa cifra, ancora non disponibile per il 2020, è tradizionalmente superiore a quella delle nascite registrate, perché non tutti i genitori registrano immediatamente i propri figli.

A novembre, la ha lanciato il primo censimento per determinare se la fine della del “figlio unico” abbia portato a una crescita significativa della popolazione. L’analisi dei risultati richiederà due anni.

Secondo le stime del governo, il censimento indicherà una popolazione di 1,42 miliardi, con un aumento del 5,99% in 10 anni.

Il numero di nascite registrate in è diminuito di quasi il 15% nel 2020, segnando il quarto anno consecutivo di calo, che segnala il basso impatto dell’abbandono della cosiddetta politica del ‘figlio unico’, informa Agerpres.

Il censimento è un’operazione enorme, eseguita ogni 10 anni. Quello del 2010 ha registrato una popolazione di 1.339.724.852 abitanti, in aumento del 5,83% rispetto al 2000, ovvero un aumento di 73 milioni di abitanti, che supera la popolazione di un Paese come la Francia, ad esempio.

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