Cina, Internet: Polizia utilizza i microblogging per informare

e’ illegale in , ma esistono parecchi altri siti di microblogging a disposizione dei 450 milioni di internauti della Repubblica popolare. E ora anche la polizia ha deciso di servirsene per dare informazioni ai cittadini e per raccogliere segnalazioni e lamentale.
Secondo quanto riferisce la BBC online, stando al Quotidiano del Popolo, l’organo ufficiale del Partito comunista, almeno 500 commissariati hanno istituito propri account sui siti creati all’ombra della Grande muraglia per sopperire all’assenza di Twitter.
Il sito ‘Safe Beijing’, che ha per logo il disegno animato di un poliziotto che sorride e’ fa il segno di Ok con il pollice, secondo il giornale ha almeno 330 mila iscritti.
Uno dei gli ultimi messaggi, secondo la BBC, ricorda che rendere illeggibile la targa della propria auto e’ un reato.
Altri messaggi segnalano interruzioni stradali per lavori (con tanto di cartina). Altri ancora invitano i cittadini a chiudere bene porte e finestre quando escono di casa per evitare di essere derubati.
Nella citta’ orientale di Jinan la polizia si serve dei microblog per raccogliere pareri sul codice della strada, per le richieste di visto e per i reclami di vario genere che, per il limite dei 140 caratteri richiesto per questo tipo di messaggio, non potranno mai essere troppo lunghi.

ADUC

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