Secondo una fonte anonima, rilanciata dai
L’esercitazione rischia di innescare le ire di Pechino, che rivendica il controllo esclusivo dell’area.
La Casa Bianca ha più volte sfidato l’annessione cinese delle isole – contese fra gli altri da Manila e Hanoi – e invocato una risoluzione diplomatica della controversia. Inoltre, il governo americano ritiene che Pechino stia “militarizzando” il mar Cinese meridionale, una rotta chiave per la navigazione civile e commerciale.
Per gli esperti il rischio è che la regione si stia trasformando in un centro nevralgico di conflitto, con potenziali conseguenze catastrofiche a livello globale.
Pechino rivendica una fetta consistente di oceano, che comprende le Spratly e le Paracel, isole contese da Vietnam, Taiwan, Filippine, Brunei e Malaysia (quasi l’85% dei territori), e ha avviato la costruzione di una serie di isole artificiali, con impianti militari e fari per la navigazione.
Stime recenti riferiscono che il valore commerciale dei prodotti in transito ogni anno nell’area si aggira attorno ai 5mila miliardi di dollari.