L’Amministrazione per il patrimonio culturale della , ha chiesto alla casa d’aste giapponese Yokohama International Auction di bloccare la vendita di pitture murali provenienti dal famoso sito buddista di Dunhuang a risalenti alla Dinastia Tang (618-907), insieme a vari manoscritti, sostenendo che si tratterebbe di opere saccheggiate dall’archeologo nipponico Otani Kozui nel primo decennio del secolo scorso.
Otani Kozui è stato un archeologo e abate di un importante buddista di Kyoto, il Nishi Honganji, che nel primo decennio del 1900 svolse una serie di spedizioni esplorative in Asia centrale alla ricerca dell’arte buddista.
Fonte: Quotidiano del Popolo.
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