CODICE DI AUTODISCIPLINA PER L’UTILIZZO DELLA MTB SUI SENTIERI DELLA COLLINA TORINESE

Il principio fondamentale a cui si fa riferimento è quello della protezione ambientale. A nostro parere la corretta conservazione dei sentieri può essere compatibile con tutti gli usi legati al tempo libero, e in particolare con l’utilizzo della mountain bike. 

L’uso di tale attrezzo non esclude la normale convivenza con altri utilizzatori (pedoni, cacciatori, ecc.), a patto che da tutte le parti siano osservate le normali norme di educazione, tolleranza, e reciproca comprensione.

Le esigenze di conservazione dei sentieri e in generale dell’ambiente devono essere anteposte a quelle dei singoli gruppi di fruitori, e anche i ciclisti dovranno accettare eventuali chiusure di sentieri o di aree dove tale esigenza sia dimostrabilmente necessaria.

Per contro i ciclisti che fruiscono dei sentieri collinari e precollinari chiedono di poter attivamente collaborare, nei limiti delle possibilità di ogni singolo gruppo che sottoscriverà l’accordo, con il coordinamento sentieri, in compiti che vanno dai piccoli lavori manuali di ripristino e manutenzione dei sentieri, alla loro sorveglianza, alla eventuale loro segnalazione, fino alla possibilità di collaborare alla pianificazione degli interventi. Fruire dei sentieri per l’utilizzo della mountain bike significa utilizzare un patrimonio di tutti. I sentieri ben conservati sono anche quelli più piacevoli da percorrere.

REGOLAMENTO.

1) L’utilizzo della bicicletta deve essere sempre compatibile con la conservazione dell’ambiente e dei sentieri stessi. Il sentiero, dopo il nostro passaggio, deve essere nelle stesse condizioni in cui l’abbiamo trovato, se non migliorato.

2) I bikers che percorrono i sentieri dell’area individuata dalle mappe, facenti parte delle Società od Organizzazioni aderenti al presente documento, si rendono disponibili, nei limiti delle loro possibilità, a collaborare con il “Coordinamento sentieri” per i lavori di manutenzione e di sorveglianza che si rendessero necessari, secondo le regole definite dal coordinamento. Si rendono anche disponibili a collaborare con il “coordinamento sentieri” per quanto riguarda la tracciatura delle mappe, le modifiche ed i ripristini di vecchi e nuovi percorsi, nonché per la eventuale “palinatura” degli stessi.

3) L’uso della bicicletta sui sentieri deve essere compatibile con l’utilizzo degli stessi da parte di altri fruitori (escursionisti, cacciatori, ecc.), pertanto nell’incrocio con altri ciclisti o pedoni si deve rallentare fino anche a fermarsi, consentendo a tutti il transito con sicurezza. Il saluto è fortemente gradito. I pedoni hanno la precedenza. Nell’avvicinare altre persone o domestici o selvatici fare in modo che si accorgano in anticipo della nostra presenza, evitando di causare spavento.

4) Controllare sempre la velocità ed affrontare le curve prevedendo che vi si possa incontrare qualcuno. L’andatura va commisurata al tipo di terreno e all’esperienza di ciascuno. Evitare di frenare bloccando la ruota posteriore, particolarmente su terreni friabili.

5) Restare sui percorsi già tracciati o comunque segnati sulle mappe edite dal coordinamento sentieri, per non arrecare danni alla vegetazione. Nel caso si intenda percorrere un nuovo sentiero o riaprirne uno richiuso dalla vegetazione o in cattivo stato consultare prima le mappe e poi il coordinamento sentieri.

6) Evitare nel modo più assoluto di lasciare rifiuti. Portare con sé i propri e, se possibile, raccogliere quelli abbandonati dagli altri.

FONTE

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