Comprendere il valore, pagare il prezzo

Il concetto di pubblicità esiste su questo pianeta dall’inizio della civiltà umana. Dal primo ruggito del cavernicolo che ha annunciato i suoi compagni cavernicoli sulla sua preda, alla pratica attraverso i narratori, dai tavoli di pietra esposti nel mercato principale ai volantini stampati, ai più recenti giornali, riviste, radio, tv e le ultime novità – il digitale.

Diffondere la parola, ascoltare la notizia! Le persone sono ora consapevoli della tua presenza, di quello che stai facendo. La tua stessa esistenza come azienda è limitata per sempre al concetto di essere conosciuto dalle persone – i tuoi potenziali clienti.

Tornando ai nostri tempi moderni il parlare di digitale per molti imprenditori, amministratori delegati o PR è una importante riflessione sull’evoluzione del futuro.

Oggi essere presenti in un rivista elettronica non è la medesima di stare su una cartacea che, peraltro, limitata praticamente nella diffusione.

L’idea sbagliata deriva dal fatto che la maggior parte di essi non capisce le pubblicazioni digitali, pur essendo esse un contenitore di informazioni a diffusione globale.

Una rivista digitale è un identico a quello cartaceo, svolto con passione e rigore nel cercare, verificare, studiare, scrivere ed altro sino alla pubblicazione.

Se per te spendere 6000 dollari in tre mesi sono troppi, probabilmente lavori nell’ambiente del lusso con gli occhi foderati di prosciutto.

D’altronde sai perfettamente che se vai a farti un massaggio in una SPA di lusso per un paio d’ore puoi spendere minimo 1500/2000 dollari.

Se dici ad uno dei miei operatori marketing che il tuo costa 10mila dollari per il tuo servizio o prodotto, spiegando quante ore hai trascorso a crearlo e come la tua esperienza dietro è unica nel suo genere, allora di seguito scriviamo quante sono le nostre ore di , l’impegno ed altro per realizzare un solo articolo e quanto tempo necessita per mantenere on line questa rivista.

Certamente sul mercato ci sono molti cosiddetti “siti Web di lusso” e tutti i rispettabili editori applicano tariffe talmente ridicole che, prima o poi non saranno più sul mercato editoriale del lusso e questo lo spiegheremo nei paragrafi seguenti.

D’altronde come esistono i falsi abiti ed orologi di lusso insieme, anche nel nostro lavoro esistono editori poco credibili.

Noi lavoriamo su Internet dal 1994 ed abbiamo dietro un’agenzia di stampa internazionale con una redazione di giornalisti e consulenti professionisti. Hanno una competenza ed una storia. Conoscono i potenziali problemi e le soluzioni; sono in grado di cercare in fonti appropriate.

Per vostra conoscenza, la documentazione e la creazione di un nuovo materiale, ad esempio un’analisi, richiede da 1 a 2 giorni. Se creiamo un articolo su un prodotto / servizio può essere pronto in 3-4 ore più tutte le informazioni extra che necessitano.

Ogni rivista è ospitata da qualche parte su un server. Quel servizio costa. Ed è una relazione rigorosa con il traffico e i servizi offerti in aggiunta.

Se avessimo 50 visitatori al giorno, l’hosting non è importante, ma se abbiamo 3000 visitatori al giorno, è ovvio necessita di gestione server performanti. Tutto questo ha un costo.

Ogni giorno controlliamo le statistiche e verifichiamo tutto quanto necessario per adattare la pubblicazione al SEO-friendly, Mobile-friendly, Social friendly.

Il team tecnico interno deve supervisionare il server per potenziali attacchi, proteggere il database ed altro ancora.

Quando poi qualcuno esterna frasi del tipo, chi ve lo ha chiesto, rispondiamo ma chi sei tu per dire a noi questa battuta ironica e come mai non ti sei estinto avendo un QI pari ad aria fritta.

Quindi, come si può leggere, ogni azione ha un costo che va coperto, soprattutto per mantenere un ritmo di 8-10 articoli ogni giorno di cui almeno 1 o 2 vengono pubblicati e gli altri diffusi mediante la piattaforma mailing-list di partner esteri (ed anche questo ha un costo).

Ora, cari PR, CEO, ADmin, chiunque cosa sei e rappresenti per la azienda, noi siamo giustificati nel chiederti dei soldi come tu vieni pagato per avere la posizione in cui sei. Certo puoi anche non pagare i nostri servizi perché là fuori ci sono pescivendoli e giullari pronti per te che si pronano anche gratis, ma sai perfettamente che il prestigio cioé l’immagine, nel lusso, se la bruci non ti fila più nessuno e stai certo che ci sono esempi molto pratici, basta leggere le cronache.

Siamo pertanto giustificati nel chiederti soldi se vuoi essere presente nella rivista digitale, per ottenere consapevolezza all’attività che rappresenti.

La morale tienila per altri e la prossima volta non spiegarci come dovremmo fare il nostro lavoro confrontandoci con altri editori e giornalisti, perché non ci interessa questo tipo di elucubrazioni mentali di aria fritta.

Ricorda: le tue notizie non sono interessanti e non sono un valore per i lettori di alcun media cartaceo, visivo, digitale, radiofonico.

Ciò che l’azienda produce, anche se viene divulgata nei canali di tua preferenza, sappi che alla rete non sfugge coloro si comportano in modo scortese verso chi porge visibilità ai tuoi prodotti.

Tu non hai nulla di innovativo sino a quando noi giornalisti lo facciamo diventare noto, in tutto il mondo.

Quindi, da ora in poi, non scriverci…non ci interessa…non siamo interessati…o altro…perché poi quando troviamo i tuoi prodotti altrove, scriviamo agli editori il tuo comportamento ipocrita.

Cordiali saluti.

Robert Kruger
Admin Magazine

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