Eccessi Alimentari e Inquinamento ? Necessita azione drenante e depurativa
Eccessi Alimentari e Inquinamento ? Necessita azione drenante e depurativa

Eccessi Alimentari e Inquinamento ? Necessita azione drenante e depurativa

Gli eccessi alimentari, l’alcol, il fritto, i coloranti, i conservanti e l’esposizione all’inquinamento producono tossine che spetta al fegato smaltire. Se la quantità di tossine da trattare è eccessiva la sua capacità depurativa si satura e tali sostanze ritornano nel circolo sanguigno con tutto il loro carico di pericolosità. Il processo di depurazione e drenaggio, quindi, prevede una prima fase in cui gli organi emuntori (fegato, reni) smaltiscono le tossine che vengono poi eliminate tramite il sistema linfatico e la diuresi.

Noi abbiamo testato un prodotto della +Watt, cioè il “Drenante+”, una miscela di estratti vegetali le cui caratteristiche convergono nel favorire il drenaggio dei liquidi corporei (Betula Alba, Taraxacum officinale, Camellia sinesis) e nel sostenere le funzioni depurative e antiossidanti dell’organismo (Betula Alba e Cynara Scolymus).

Il prodotto è inserito nella categoria degli integratori, va conservato in un luogo fresco e asciutto, al riparo di luce diretta.

Il contenuto della bottiglia è di 500ml con misurino dosatore da 20 ml, secondo noi inutile poiché il prodotto da diluire deve essere di 2 misurini e ½ (50 ml) in un litro d’acqua.

TEST
Abbiamo utilizzato il prodotto per una settimana, bevendo durante l’arco della giornata. I risultati non si sentono subito, ma diluiti nel corso delle settimane successive al trattamento, quando non si assume più il drenante. Infatti hai la sensazione di essere più leggero da quelle tossine che ingabbiano il corpo. Il risultato lo si sente anche a livello del fegato. Ma per ottenere, in breve tempo, un efficacissimo drenaggio noi abbiamo aumentato la dose a 100ml.

Ovviamente, bisogna evitare di abusarne e, soprattutto, verificare se gli “incipienti” , in esso inserito (il prodotto), sono adatti al proprio organismo.

Che cosa sono quindi la Betula Alba, il Taraxacum officinale e la Camellia sinesis ?

Partiamo dalla BETULA ALBA
Le foglie di betulla sono utilizzate in fitoterapia per le proprietà diuretiche e depurative, conferite dai flavonoidi, ossidi sesquitepenici, tannini (leucoantocianidine), , acido betulinico, clorogenico e caffeico, resine e olii essenziali. L’azione depurativa è coadiuvata da quella diuretica. L’incremento di emissione di urina facilita l’eliminazione dell’acqua e delle sostanze in eccesso, accumulate nell’organismo, come il colesterolo e gli acidi urici che provocano reumatismi e gotta. Per questo motivo la betulla è impiegata nella cura dell’ipertensione e della ritenzione idrica. L’effetto diuretico agisce anche in maniera preventiva rispetto alla formazione di renella e diventa una sorta di “lavaggio” antisettico nelle affezioni delle vie urinarie, come la cistite.

Passiamo al Taraxacum officinale
La radice del tarassaco possiede proprietà depurative, in quanto stimola la funzionalità biliare, epatica e renale, cioè attiva gli organi emuntori (fegato reni pelle) adibiti alla trasformazione delle tossine, nella forma più adatta alla loro eliminazione (feci, urina, sudore). I principali componenti del suo fitocomplesso sono alcoli triterpenici (tarasserolo); steroli; vitamine (A,B,C,D); inulina, principi amari (tarassacina), sali minerali che conferiscono alla pianta proprietà amaro-toniche e digestive. Queste sostanze anche proprietà purificanti, antinfiammatorie e disintossicanti nei confronti del fegato: favoriscono l’eliminazione delle scorie (zuccheri, trigliceridi, colesterolo e acidi urici) rendendo il tarassaco una pianta epatoprotettiva, indicata in caso di insufficienza epatica, itterizia e calcoli biliari. Il tarassaco è in grado di riattivare la funzione immunologica e potenziare la risposta immunitaria del sistema linfatico. L’ossido nitrico (NO), in esso contenuto, è implicato nei processi di regolazione e difesa del sistema immunitario.

Infine la Camellia sinesis
L’origine di tutti i tè è in un’unica pianta? Si tratta della Camelia Sinensis, le cui foglie subiscono processi di lavorazione diversi per avere vari tipi di tè. La classificazione scientifica secondo il metodo definito da Linneo è la seguente: Camellia Sinensis (L.) Kuntze, Regno: Plantae, Divisione: Magnoliophyta, Classe: Magnoliopsida, Ordine: Ericales, Famiglia: Theacee, Genere: Camellia, Specie: Sinensis. Il tè verde è quello che presenta i maggiori effetti benefici sulla salute, per l’alto contenuto di polifenoli, ma naturalmente esistono anche controindicazioni, ad esempio presenta un elevato contenuto di vitamina K (circa 5 volte quello contenuto nello stesso peso di tè nero), quindi ne è sconsigliato un uso abitudinario in soggetti a rischio di trombosi che assumono warfarina come anticoagulante, poiché ne riduce l’effetto.
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Note varie e approfondimenti
1. Camelia Sinensis History
2. wikipedia
3. Greentime

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