Facebook, l’anomalia dei gruppi invisibili su Internet
Facebook, l’anomalia dei gruppi invisibili su Internet

Facebook, l’anomalia dei gruppi invisibili su Internet

I sono ormai diventati il mezzo di comunicazione più usato per pubblicare le notizie, in tempo reale. Basti pensare a , ma anche Facebook non è da meno.

C’è chi utilizza anche piattaforme chat, tipo Telegraph o simili, ove si può aprire un gruppo e dialogare.

Un tempo c’erano i forum, ormai desueti per l’avvento dei social, ma pur sempre visibili su Internet. Il problema dei forum era la gestione di un database che, pian piano aumentava nei dati inseriti…con i rispettivi costi di manutenzione.

Quindi l’arrivo dei social ha un pò reso comodo l’uso di un mezzo, quale Internet, in una forma di condivisione, ma…quali sono i prò ed i contro o per meglio dire i vantaggi e gli svantaggi dei social ?

Prendiamo in esame Facebook. La visibilità su Internet dei gruppi aperti, pubblici o privati, non esce dal social, quindi sono invisibili su Internet. Al loro posto ci sono le pagine, ma poco utilizzati come condivisione.

Certo…per raggiungere un vasto pubblico esiste ancora la carta, la Tv, la radio…mezzi che, ovviamente, per avere visibilità bisogna pagare, salvo sporadici possibilità grazie all’amico/a .

La visibilità sui quotidiani ed i mensili ha vita breve, nel senso, che anche codesti mezzi, finito l’uso, vengono inesorabilmente buttati nell’immondizia. A volte vengono ritagliate le pagine ove c’è quell’articolo X o Y, dove c’è l’amico/a od il team di cui si fa parte.

Questi mezzi hanno anche i loro bei siti web e sono sui social, ove uno può commentare l’articolo di suo interesse…non si può pubblicare quello che uno vorrebbe far vedere ad altri…

Ci sono i gruppi più voluminosi, sempre su Facebook, ma si rischia di fare spamming ed esser buttati fuori.

Quindi dalla disamina di quanto sopra i social net come Facebook sono interessanti, ma non sempre forniscono la visibilità che si vorrebbe dare a quello che vorremmo condividere con altri, oltre alla cerchia degli amici, in particolare nei gruppi poco numerosi.

Ad esempio, Facebook blinda la visibilità dei gruppi, così le notizie pubblicate da chi si prodiga nel inserirle, vengono consultate da chi è iscritto.

Certo, esiste la propria bacheca…per divulgare il contenuto X o Y, ma quanti dei 400, 1000, 3000 o 5000 amici sono interessati a quel contenuto pubblicato ? Basta vedere i commenti per avere un’idea della audience sul post pubblicato o sulle foto o sul video.

In pratica il trucco è nel fare ciò che ancora in pochi sanno, ovvero prima si pubblica sul proprio sito web e poi lo si divulga sui social net. In questo modo diamo visibilità ad un più vasto numero di utenti.

 

—–^—–

internet

.^.

Condividi nei social