Filippine – Guerra alla droga

“interferisce” troppo negli affari interni delle Filippine, quindi Manila dice basta agli aiuti economici Ue. Lo ha annunciato oggi il portavoce del governo, Ernesto Abella, cosi’ come riferiscono le fonti locali. Al governo di Rodrigo Duterte non e’ piaciuta la posizione di condanna assunta dalle istituzioni dell’Unione Europea contro la “guerra alla droga” avviata dalle autorita’, che ha provocato “esecuzioni sommarie ed extragiudiziarie” in cui avrebbero perso la vita circa 7 mila persone.

Di queste, 5.700 sono oggetto di inchiesta. “Non capisco: perche’ non vi occupate dei vostri affari?” aveva chiesto a marzo Duterte agli che avevano condannato le violenze nel Paese. “Il presidente ha approvato le raccomandazioni giunte dal ministero delle Finanze, in cui si propone di non accettare gli aiuti dell’Ue, che permetterebbero all’Unione di continuare a interferire nelle politiche interne delle Filippine”, ha proseguito Abella, spiegando che una parte di questi aiuti e’ gia’ stato rifiutato, senza fornire ulteriori dettagli sull’ammontare della cifra.

Infine, il portavoce ha precisato che i contributi umanitari non saranno toccati, notizia che crea perplessita’ per due ragioni: in primo luogo perche’ Franz Jessen, capo della rappresentanza europea nelle Filippine, ha gia’ detto che la decisione di Manila riguarda in totale 250 milioni di euro (lo scorso anno in totale Manila ha ricevuto aiuti per 217 milioni di euro).

Secondo, perche’ il ministro dell’Economia Ernesto Pernia ha gia’ messo le mani avanti, spiegando che Duterte potrebbe cambiare idea: “Non considererei queste dichiarazioni come una indicazione , ma piu’ come una reazione alle critiche” mosse dall’Unione. Al momento non si conosce con precisione l’ammontare che Bruxelles corrispondera’ quest’anno alle Filippine, ma l’Ue a oggi rappresenta l’ottavo finanziatore a livello mondiale del Paese asiatico.

ASDUX

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