Firenze, alcune zone della citta’ con rifiuti causa cassonetti flop a chiavetta

Il sistema dei cassonetti con chiavetta è ormai consolidato un flop, ma il di continua imperterrito nel installarli. In diverse zone si ammucchiano i sacchetti di immondizia.

La modalità di raccolta rifiuti con l’accesso elettronico attraverso E-Key è peraltro lesivo della privacy del cittadino poché viene chiesto codice fiscale, carta di identità e per la firma anche il numero di telefono.

Tra i comuni italiani che hanno avuto la medesima esperienza floppistica quello di San Mauro in cui il sindaco racconta che soltanto nel primo anno hanno ottenuto buoni risultati, passando dal 35% al 54% di raccolta differenziata.

Successivamente però sono emerse delle difficoltà nella gestione del meccanismo, con costi esagerati di manutenzione. E la percentuale di differenziata è calata di nuovo al 46%”.

Il cosiddetto “sistema flessibile” della raccolta di immondizia dovrebbe essere semplice, ovvero: “Si inserisce la chiave elettronica nell’apposita fessura e il contenitore riconosce l’utente, che può così gettare i propri rifiuti. La chiave elettronica è personalizzata, consegnata casa per casa, apre solo i contenitori dell’isola ecologica assegnata alla specifica utenza”.

Avete capito bene, se dentro al cassonetto ci buttate le deiezioni umane il sistema riconoscerà che avete introdotto una materia organica non idonea. Cosa accadrà al cittadino? Gli ispettori ambientali vigileranno sugli errati conferimenti e gli abbandoni.

Poi ci sono altre problematiche come per esempio, tra chi perde la chiavetta, chi gli si smagnetizza, chi trova la serratura inceppata o guasta e quindi costretto a lasciare il sacchetto dei rifiuti nel primo bidone disponibile.

L’idea del futuro riciclo, principio di una nuova era che dovrebbe avere nei cassonetti intelligenti e tecnologici con chiavette elettroniche, la possibilità di migliorare “la quantità e la qualità della raccolta differenziata”, e di tracciare il ciclo di una bottiglia di vetro o di un cartone di latte usato, è una spesa inutile?

Nel contempo, per chi non ha ancora ricevuto la chiavetta elettronica che, a detta dei responsabili Alia non ha alcun costo in bolletta, può ritirarla agli InfoPoint.

I giorni, salvo ultim’ora sono:
martedì al mercato Le Bagnese di piazza Cannicci 8–12;
mercoledì al mercato San Giusto di piazza Don Bosco 8–12;
giovedì all’Arci San Giusto di via Ponte a Greve 14–18;
sabato alla farmacia Le Bagnese di largo Macchiaioli 9–13.

Info al call center:
lunedì al venerdì 8.30-19.30,
sabato 8,30-14,30 ai numeri 800 888 333 (da rete fissa, gratuito)
oppure 199 105 105 (da rete mobile, a pagamento, secondo i piani tariffari del proprio gestore), 0571.196 93 33 (da rete fissa e da rete mobile).

In conclusione, chi butterà meno indifferenziato spenderà di meno nella TARI? Per ora no, quindi qualunquemente e beatamente attaccatevi al tram perché manca una legge nazionale che premia i cittadini (ovviamente).

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