Fotografia Ritrattistica, La tecnica

Per ottenere delle fotografie ritrattistiche soddisfacenti occorre avere una conoscenza sull’apparecchio e sugli accessori per l’illuminazione, una sensibilità per le variazioni di luce, la capacità di valutare la giusta posizione del soggetto, ma soprattutto bisogna essere espansivi e socievoli: i buoni ritratti vanno creati.

Si parte da un’idea che si vuole realizzare e si creano le condizioni affinché la si possa raggiungere: si cerca la luce migliore, si sceglie l’ambientazione, si posiziona il/la protagonista della foto in modo da valorizzare i suoi tratti e si interagisce con lui/lei con entusiasmo.

Quest’ultimo aspetto è fondamentale, la persona ritratta deve vivere un’esperienza positiva in modo che lo scatto non risenta di un possibile disagio vissuto in quel frangente di tempo.

Dunque durante il corso di una sessione, il fotografo guida il soggetto, stabilisce una relazione piacevole rassicurandolo ed esprimendo complimenti, in modo da suscitare espressioni naturali e le emozioni che vuole trasmettere attraverso le sue fotografie.

I teleobiettivi medi di lunghezza focale equivalente tra gli 70 e i 130 mm (per il formato standard 35mm) sono gli obiettivi più indicati per la fotografia ritrattistica.

Essi contribuiscono a distanziare il fotografo dal soggetto così che quest’ultimo possa sentirsi meno impacciato. Inoltre sono ideali nei ritratti spontanei in quanto la distanza potrebbe far dimenticare la presenza del fotografo al soggetto.

Dal punto di vista più tecnico la lunghezza focale più lunga appiattisce lievemente i tratti del viso della persona fotografata così da produrre un ritratto senza distorsioni.

Queste lunghezze focali insieme ad un’ampia apertura di diaframma permettono di poter mettere in risalto il soggetto su uno sfondo sfocato e di poter scattare anche in condizioni di scarsa luminosità senza dover alzare eccessivamente il valore ISO quando non si utilizza il flash.

Fonte
Wikipedia

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