Garantire Indipendenza spirituale nella Chiesa ortodossa ucraina

La Corte costituzionale di Kiev, il 27 Dicembre 2022, ha confermato la legislazione del 2018 che potrebbe richiedere all’UOC di includere le parole “Chiesa ortodossa russa” o “Patriarcato di Mosca” nel suo nome – cosa che non vuole fare, sostenendo che si tratta di un’istituzione e ha sede a Kiev.

Nel frattempo, il Consiglio di sicurezza e difesa nazionale ucraino ha incaricato il governo di redigere una legge che vieterebbe “alle organizzazioni religiose affiliate ai centri di influenza nella Federazione Russa di operare in Ucraina”.

Non è chiaro se tale legge sarà approvata e attuata. Intanto la costituzione dell’Ucraina garantisce la libertà religiosa, ma l’UOC non è un’entità legale, a differenza delle migliaia di parrocchie che la compongono.

L’UOC ha protestato contro i raid e le dichiarazioni delle autorità, definendo le accuse contro i suoi monaci e sacerdoti “non provate e infondate” e ha messo in guardia contro “l’incitamento a una guerra interna”.

L’UOC è vista dagli Ucraini come una chiesa che propaganda la ideologia russa pur se la ortodossa dell’Ucraina ha ottenuto l’autocefalia attraverso un decreto del Patriarca ecumenico Bartolomeo di Costantinopoli; ciò ha creato una “alternativa canonica al Patriarcato di Mosca”.

L’UOC, a maggio 2022, dopo diversi mesi dell’inizio del conflitto Russia-Ucraina, ha rotto pubblicamente con la Chiesa ortodossa russa, adottando modifiche ai suoi statuti che le hanno conferito “completa autonomia e indipendenza”.

NOTA
La Chiesa ortodossa ucraina – Patriarcato di Kiev (UOC-KP) è una chiesa ortodossa non riconosciuta in Ucraina. È nata nel 1992. Da questa data il patriarcato non è stato riconosciuto dalle altre Chiese ortodosse orientali, ed è considerato un “gruppo scismatico” dal Patriarcato di Mosca. Per ulteriori informazioni storiche, abbiamo dedicato un articolo sulla rivista digitale: ilcamminospirituale.pmcomunicazione.com

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