Giornalismo zaino in spalla

Questa nuova forma emergente di giornalismo è svolta da una sola persona che comprende varie figure professionali quali: , fotografo, video reporter, nonché un editore e produttore di storie.

Non esiste una definizione definita per questa pratica, ma è essenzialmente “un metodo che utilizza…il giornalismo per creare storie potenti che portano le persone oltre i confini della propria esperienza di vita e le collegano con le correnti, le forze e le situazioni che rimodellano il mondo su base giornaliera”.

Questo metodo utilizza vari strumenti multimediali, quali laptop leggeri, telefoni satellitari, software di editing economico e fotocamere digitali per coinvolgere maggiormente sia l’intelletto che l’emozione del pubblico.

I giornalisti dello zaino archiviano materiale per fornire il Web, e occasionalmente televisione, da luoghi altrimenti inaccessibili a grandi gruppi di notizie (ad esempio nelle zone di guerra e nelle aree colpite da calamità naturali).

Sebbene il termine abbia avuto origine nella sfera del giornalismo televisivo, si è esteso fino a includere tutte le aree del mondo dei .

Un esperto di zaino deve essere un maestro delle nuove tecnologie, in grado di fondere ruoli precedentemente separati, come scrittore e video-fotografo, e in grado di produrre una storia che garantisca accuratezza, correttezza ed equilibrio, plasmata da standard elevati e pratiche consolidate.

Secondo la giornalista pioniera dello zaino Jane Stevens, i giornalisti dello zaino devono anche “conoscere la differenza tra quando sei un lupo solitario e quando fai parte di un intero gruppo”.

Il giornalismo zaino viene utilizzato dal personale delle pubblicazioni stampate per creare giornalismo visivo per i siti Web, dalle operazioni di trasmissione per offrire contenuti unici e dai giornalisti freelance che riconoscono il suo valore per raccontare storie e presentare prove e testimonianze per clienti dei media e non.

I direttori di notizie stanno trovando questo stile di giornalismo vantaggioso per le loro organizzazioni. Invece di richiedere ai cameramen, ai reporter e ai redattori di produrre storie, è disponibile un gruppo più ampio di dipendenti in grado di fare tutto quanto sopra, che può raddoppiare o addirittura triplicare il numero di storie che possono essere coperte.

Le varie piattaforme coinvolte con questo tipo di report aprono anche più porte per raggiungere un pubblico più ampio e più vario.

Il problema è il compenso, poiché non sempre a fronte di X si ottiene quanto deve essere, poiché i furbetti del quartierino nei media mainstream, i professionisti dell’informazione, sono i primi a non riconoscere adeguatamente il svolto.

Fonte : Wikipeida

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