Gli spioni su Twitter contro gli account di media indipendenti

Nel social ci sono spioni che verificano le notizie, declassano quelle che vengono ritenute false, utilizzano algoritmi per danneggiare la reputazione dei media non allineati, ed altro.

Questi decerebrati hanno anche compilato un elenco di siti Web che sono stati poi contrassegnati da agenzie di verifica dei fatti (???).

Quanto dichiarato, in anonimato, avevano creato e diffuso una varietà di informazioni dannose, vale a dire notizie imprecise e fuorvianti, storie iper-partigiane e di propaganda, bufale e teorie del complotto.

Il metodo utilizzato è avvenuto mediante il Twitter Streaming API per raccogliere tweet contenenti un esplicito Uniform Resource Locator (URL), associato ad articoli di notizie condivisi su una serie di siti web di disinformazione italiani. Infatti, l’utilizzo dell’endpoint di streaming standard consente di raccogliere il 100% dei tweet condivisi corrispondenti alla query definita.

I decrebrati hanno compilato manualmente un elenco di centinaia siti web di ancora attivi con il supporto di blacklist curate da organizzazioni locali di fact-checking, come determinati pezzi di fango pagati dallo sterco di Satana.

Questi emerite teste di cazzo hanno creato un crawler per visitare quei siti Web e analizzare gli URL per estrarre il testo dell’articolo e altri metadati (data di pubblicazione, autore, collegamenti ipertestuali, ecc.).

Hanno gestito i duplicati degli URL visitando direttamente i collegamenti ipertestuali e confrontando il contenuto HTML associato.

Hanno anche estratto le informazioni sul profilo e le tempistiche di Twitter per tutti gli utenti che utilizzano l’API di Twitter.

La raccolta di tweet contenenti disinformazione e articoli di verifica dei fatti è stata effettuata ininterrottamente dal 1° gennaio 2019 al 2022 compreso.

Quanto sopra è stato ed è applicato tutt’ora a media indipendeti italiani in cui queste merdacce umane hanno ispezionato i nodi con il maggior numero di bordi in ingresso (In-degree) nella rete originale, accomunando le notizie rigorosamente verificate svariate volte a delle ciofeche di testate ben note che prendono valigiate di soldi dalla legge dell’editoria.

Inoltre, i decerebati si sono concentrati su tre particolari classi di nodi, vale a dire fonti russe (RU), siti Web di informazione UE/USA e quelli italiani (IT), confrontando con fonti tipo “opensources.co”, “décodex.fr”.

Gli argomenti polarizzanti e controversi del dibattito come l’immigrazione, la criminalità e la sicurezza nazionale, la gestione globale dell’Europa ed altro, vengono quotidianamente sondati per poi utilizzare la cloaca di alcuni più gettonati media mainstream al fine del perculamento pubblico identificato in fake-news.

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