Hong Kong, Lam ritira contestato emendamento legge estradizione

Il capo del governo di Hong Kong , Carrie Lam , ha formalmente ritirato il controverso progetto di legge di estradizione, secondo Afp, dalla quale era scaturita una massiccia protesta popolare con milioni di persone nelle strade per tre mesi.

Secondo fonti citate dal South China Morning Post e dal portale di notizie HK01 , Lam ha convocato i 43 deputati pro-governo per un incontro nella sua residenza ufficiale, dopo di che avrebbe annunciato il ritiro finale del testo.

Sebbene abbia prima sospeso la sua elaborazione e poi ripetutamente assicurato che il progetto era “morto”, i manifestanti non sono soddisfatti; Una delle cinque richieste del movimento è proprio il ritiro effettivo e definitivo di quella riforma legale.

Il resto delle richieste è l’istituzione di una commissione indipendente che indaga sulla presunta brutalità della polizia , il ritiro delle accuse contro gli arrestati per le proteste, il ritiro della qualifica di “rivolta” sulle manifestazioni e l’applicazione del suffragio universale per l’elezione del Capo dell’esecutivo locale.

Lam gode, secondo gli ultimi sondaggi, della più bassa popolarità mai registrata da un leader del governo locale da quando Hong Kong è tornata nelle mani cinesi dopo un secolo e mezzo di dominio coloniale britannico.

Tuttavia, e nonostante il fatto che i manifestanti abbiano chiesto le sue dimissioni più volte, la ha negato di aver offerto le sue dimissioni alle autorità cinesi.

Il popolo di Hong Kong è rimasto colpito dalla violenza usata dalla polizia contro i manifestanti. Questo è quanto scrive elmundo.

La lista delle denunce è lunga: dal 12 giugno al 4 settembre, sono state arrestate 1138; sono state utilizzate oltre 2.500 bombole di gas lacrimogeni; sparati 500 proiettili di gomma; almeno 2 persone sono state colpite agli occhi. C’è anche il dubbio che poliziotti si siano infiltrati tra i manifestanti ed abbiano agito come “agenti provocatori”. Questo è quanto dichiarato dai giovani della Federazione degli studenti cattolici di Hong Kong per tramite dell’agenzia di stampa cattolica Sir.

Nota

L’emendamento alla legge sulle estradizioni, riguardava solo i reati più gravi, punibili con almeno sette anni di reclusione; essa mirava a consentire il trasferimento di sospetti criminali in quelle giurisdizioni con le quali, Hong Kong, non ha ancora stipulato trattati di estradizione come la continentale, Taiwan o Macao.

Il dissenso popolare delle manifestazioni in corso sono anche inerenti ad avvenimenti degli ultimi anni, come il rapimento di alcuni dirigenti di casi editrici di Hong Kong critiche nei confronti del Governo di Pechino, la squalifica di diversi deputati pro-democrazia e l’arresto dei leader del movimento Occupy Central.

Clicca su + per scegliere altri social non elencati...