I non nati fra sepoltura e discarica

La proposta di legge rilanciata da Fratelli d’Italia relativa alla sepoltura dei feti non è piaciuta a chi ritiene che essi devono essere gettati in discarica?

Un senatore veneto ha affermato: «Se a qualcuno sembra normale che una vita venga smaltita come un rifiuto speciale, a me no. Io credo che sia vita pure sotto le 28 settimane».

Il problema sorge dal fatto che si dovrebbe attivare una procedura di non facile attuazione, prima di tutto dove svolgere la sepoltura, ovvero ritagliare un pezzo di terreno oppure introdurli in una scatola ?

Tanto per chiarire, dal momento in cui si possono raccogliere i resti e viene consegnato a chi si occupa della sepoltura, c’è un foglio con i numeri dei “prodotti del concepimento”, come vengono chiamati.

I resti del bimbo viene inserito in un dignitoso cofanetto per il trasporto con le rispettivi e conseguenti onoranze funebri.

Esistono poche associazioni sul territorio italiano le quali si occupano per tutte le spese a carico di loro cioè contenitori biodegradabili, trasporti, sistemazione delle aree cimiteriali, assicurazioni per i volontari, franchigie comunali.

La procedura avviene ovviamente nella massima riservatezza ed al cimitero viene celebrato un piccolo rito esequiale.

Sulle tombe, rigorosamente anonime, c’è una lapide con la data del seppellimento, attraverso cui ogni famiglia potrà individuare il luogo di sepoltura del proprio bambino/a.

Purtroppo per chi non sa o non vuole conoscere o non gli interessa il feto è “un grumo di cellule”, quindi si può agevolmente gettare nella spazzatura.

Per chi volesse approfondire meglio, eccovi un link:
https://www.popoloinpreghiera.it/index.php/blog/articolo/come-abortire-come-interrompere-una-gravidanza.html

Attenzione però, le immagini sono particolarmente aberranti, pertanto si consiglia di non vederle se siete dei minori, persone fragili e sensibili.

Gli operatori sanitari all’interno degli ospedali dovrebbero informare i familiari del loro diritto a richiedere i resti dei bimbi abortiti, per seppellirli.

Il prof. Massimo Gandolfini, in merito a questo delicato argomento scrive in un comunicato:

«La sepoltura dei bambini abortiti è un atto di civiltà perché tutti sanno benissimo che anche sotto le 28 settimane un feto è completamente formato».

Nella 194 è tabù: «Trattare il feto come materiale organico di scarto aggiunge solo brutalità ad una pratica, l’aborto, che la stessa legge 194 chiede di evitare in tutti i modi rimuovendo le cause che impediscono alla donna di portare a termine la gravidanza».

NOTA
La nostra agenzia di stampa, grazie ad un lodevole parroco fiorentino, esegue la recita del Santo Rosario ogni giovedì. Per chi è ateo, agnostico, nones…ricordatevi che siete nati grazie ai vostri genitori, altrimenti non esistereste in questa terra.

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