I paradisi fiscali costano alla Comunità europea 170 miliardi di euro/anno
I paradisi fiscali costano alla Comunità europea 170 miliardi di euro/anno

I paradisi fiscali costano alla Comunità europea 170 miliardi di euro/anno

Gli Stati membri dell’UE perdono 170 miliardi di euro all’anno a causa delle pratiche di elusione fiscale esercitate dai cittadini più ricchi e dalle multinazionali che operano nell’UE.

I risultati sono in una relazione sui paradisi fiscali dell’UE, elaborata congiuntamente dall’Istituto economico polacco (PIE) e dalla Banca Gospodarstwa Krajowego (BGK).

I paesi più colpiti dall’elusione fiscale comprendono la (perdendo il 29% delle sue entrate fiscali potenziali, corrispondenti a 18 miliardi di euro) e la Francia (24%, cioè 11 miliardi di euro).

Le perdite derivanti dall’elusione fiscale trans-frontaliera, negli ultimi sette anni, riflettono chiaramente la portata dei paradisi fiscali dell’UE.

La loro somma aggregata supera di un quarto l’intero bilancio dell’UE per il periodo 2014-2020 fissato a 960 miliardi di EUR.

Il governo francese ha siglato un accordo preliminare con gli Stati Uniti in merito a un’imposta digitale che incide, tra l’altro, sulle principali società tecnologiche statunitensi (Google, Amazon, Facebook, Apple).

La Francia ha concesso una concessione per evitare lo scoppio della guerra tariffaria, rinviando il pagamento delle tasse da aprile a dicembre 2020.

Le società dell’UE trasferiscono i loro profitti dai paesi delle loro operazioni ad altri Stati membri dell’UE, a causa di sistemi fiscali meno rigorosi.

I paesi che beneficiano maggiormente di questo processo di trasferimento, degli utili artificiali, sono considerati dalla Commissione europea come paradisi fiscali dell’UE.

Questi paradisi sono anche il Belgio, Cipro, Paesi Bassi, Irlanda, Lussemburgo e Malta. Tali paesi agiscono come intermediari nel processo di trasferimento di fondi a paradisi fiscali tradizionali come le Isole Cayman.

I summenzionati 170 miliardi di Euro di perdite, all’anno, includono 60 miliardi a causa di profitti trasferiti in paradisi fiscali da società, 46 miliardi in attività trasferite all’estero da cittadini ricchi e 64 miliardi in perdite su frodi e altre attività illecite connesse ai pagamenti IVA nelle transazioni intra-UE.

Fonte : the pay papers

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