I pupazzi che parlano con Mosca…

Nelle ultime 48 ore il premier Draghi è volato negli Usa dove è intervenuto all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Grande ritorno d’immagine per lui e sperticati elogi da parte di Biden e i vertici statunitensi che ritengono l’Italia affidabile, solo se guidata dal banchiere.

Peraltro Draghi, nella conferenza stampa di qualche giorno fa, ha attaccato Matteo Salvini (“i pupazzi che parlano con Mosca…”) contribuendo a inasprire il internazionale e, quindi, scendendo di fatto nell’agone elettorale, dopo aver dichiarato di volerne stare fuori e di non essere disponibile per un secondo mandato a Palazzo Chigi.

Oltre a Draghi anche Enrico Letta è andato a Berlino per incontrare il cancelliere Olaf Scholz, socialdemocratico, il quale ha auspicato la vittoria della Sinistra in Italia perché giudica pericolosa l’eventuale vittoria dei postfascisti. In altre parole, secondo il cancelliere tedesco, con un successo del centrodestra l’Italia si isolerebbe e non avrebbe più credibilità in e nel mondo.

L’attuale governo è in un campo minato sin dall’inizio della pandemia contro il centrodestra anche se poi tutti i partiti hanno gongolato sui soldi a pioggia dai sieri magici.

Il fatto che in cronaca si legge dei Gazebo di centrodestra spesso danneggiati da vandali, con scritte inequivocabilmente ideologiche, i Tafferugli e le aggressioni durante i comizi di Giorgia Meloni, nell’indifferenza di coloro che dovrebbero tutelare l’ordine, sembra a coloro pensano con la testa un vero e proprio teatrino orchestrato ad arte.

Gli equilibri nel nostro Paese si possono ridefinire eliminando tutto il marciume che in pandemia si è dato molto da fare, in tutte le varie direzioni politiche, da quelle gialle alle marroni come la merda.

I condizionamenti stranieri sono quanto di più antidemocratico e violento si possa concepire in una campagna elettorale, ma d’altronde non interessa ad alcuno dei banchieri mondiali coloro sono al di sotto dei guadagni merdosi che realizzano ogni giorno.

Gli avvoltoi ed i gufi internazionali sono anche diversi mainstream, sporchi anch’essi della merda che hanno preso durante la pandemia. Il loro puzzo si sente da lontano.

Non sono da meno taluni editori italiani, giornalisti merdosi compresi che si sono intascati mazzette di euro pur di scrivere falsità di ogni tipo che, se fosse vero esiste una deontologia professionale, un Ordine li avrebbe mandato in culo a pedate.

Venerdì 23 Settembre si chiude una campagna elettorale di stronzate e idiozie a livello globale in cui tutti più o meno hanno fatto la loro parte, ove nei programmi presentati c’è di tutto e di più salvo concretezze realistiche, ovvero il nulla del consueto putrefatto populismo di qualsiasi colore mellifico.

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