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La Guardia Civil spagnola nel 2018 entrò in un anonimo magazzino dell’area industriale scoprendo uno dei punti nevralgici di una rete di contrabbandieri che smerciava il tonno rosso.
L’operazione portò al sequestro di 80 tonnellate di merce, oltre mezzo milione di euro in contanti ed altri oggetti d’oro. Gli investigatori quantificarono in 25 milioni di euro all’anno il giro d’affari intercettato.
La dimensione del business è ovviamente elevata in cui ci sono paesi specifici che hanno ruoli bene precisi, ovvero Italia, Spagna e Malta.
Il mercato di riferimento più allettante è il
In questi giorni stanno passando notizie sui
Si parla di un fiume ove scorre molto denaro, controllato da pochi imprenditori, in cui l’Italia, ad esempio, ha quasi il 70 per cento delle quote con il sistema della circuizione.
La quota mondiale di pescato, nel 2020, venne fissata in 36mila tonnellate, la più alta dal 2006.
L’Europa ha poco più della metà: 19.460 tonnellate, di fatto divisa tra tre Paesi: la Spagna (6.107 tonnellate), la Francia (6.026) e l’Italia (4.756).
Nel resto del Mediterraneo, la quota più alta va al Marocco (3.234), seguito da Tunisia (2.655) e Libia (2.255).
Mentre nel resto del mondo i numeri importanti sono il
Quanto sopra stride con delle regole obsolete italiane, si avete letto bene, poiché è l’unico Paese che impedisce la libera concorrenza tra pescherecci, ripartendo la sua quota tra le singole marinerie e non come tetto massimo di pescato.
Il mercato della pesca del tonno è controllato, in Italia, da soli 21 pescherecci che utilizzano la cosiddetta “circuizione” di cui 12 sono stanziati tra Cetara e Salerno, in Campania, con un totale di pescato, nel 2020, pari a 1.586 tonnellate.
La circuizione consiste in enormi reti che consentono di
Fine prima parte inchiesta giornalistica sul Business del Tonno Rosso.

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