Il comune di Firenze allarga ztl alle auto inquinanti

Il di Firenze, , ha anticipato il blocco dei diesel euro 4 allargando la tenaglia sui viali di circonvallazione. Il colpevole di questo provvedimento è il biossido di azoto.

I tecnici delle Arpa/Appa, con il coordinamento tecnico dell’Ispra, hanno monitorato la qualità dell’aria in Italia grazie ad una rete di oltre 600 stazioni sparse su tutto il territorio.

I dati sulla concentrazione di inquinanti raccolti da Snpa tengono conto sia delle medie annuali – significative perché descrivono dal punto di vista della salute la “cronicità” dell’inquinamento dell’aria in un’area – sia degli sforamenti dei limiti giornalieri e orari, più legati ai picchi di concentrazione.

Nel 2022 solo l’11% delle stazioni è risultato nei limiti, con particolari picchi in estate dovuti al caldo estremo e all’assenza di precipitazioni; il valore limite annuale del biossido di azoto è comunque stato rispettato nella larga maggioranza delle stazioni di monitoraggio (97,5%), sebbene salvo in alcune stazioni e, tra di esse, Firenze.

Quanto sopra per avere una risposta al perché la sopra indicata città ha limitato la circolazione, a quei mezzi al di sotto dall’euro 4. Infatti, la centralina di rilevamento della qualità dell’aria collocata in viale Gramsci, vicino piazza Beccaria, è stata quella che ha fatto allertare il comune, perché ha registrato sforamenti di biossido di azoto.

Il biossido di azoto è un inquinante secondario poiché non viene emesso direttamente dallo scarico o dai fumi industriali, ma deriva generalmente dalla trasformazione in atmosfera consistente nell’ossidazione dell’ossido.

Gli ossidi di azoto permangono in atmosfera per pochi giorni (4-5) e vengono rimossi in seguito a reazioni chimiche che portano alla formazione di acidi e di sostanze organiche.

Secondo gli ultimi dati sulla qualità dell’aria pubblicati dall’Arpat, l’Agenzia regionale per la protezione ambientale toscana, la stazione di monitoraggio è stata l’unica dove l’anno scorso il limite per il biossido di azoto, (NO2), è andato oltre il limite.

Ora, il valore medio emesso era di 45 mg/m3 (la soglia consentita arriva a 40 mg), quindi, considerato pericoloso per la salute, considerando anche un rapporto di Legambiente sul “Mal’Aria di città 2023“.

Il rischio è che il comune di Firenze estende il blocco alle auto diesel euro 5 dal 1° marzo 2023, in anticipo di un anno e mezzo rispetto a quanto previsto (1° novembre 2025).

Quanto sopra però ha delle ricadute sulle tasche di molte famiglie fiorentine, già ampiamente massacrate da due anni di pandemia con annessi e connessi, il rincaro bollette in seguito alla guerra , ed altro.

Gli incentivi sullacquisto di auto nuove non sono sufficienti ed anche considerabili ridicole, basti pensare che se nel 2035 la unione europea non permetterà piu l’immatricolazione di auto attuali agevolando lo elettrico, probabilmente un bel vaffanculo ci vuole a chi giostra questi provvedimenti alla caxxo di ?

Nel frattempo vi inseriamo il link in pdf dell’attuale mappa ztl inibita alle vetuste vetture diesel euro 4, come ad esempio questa:

https://ambiente.comune.fi.it/sites/ambiente.comune.fi.it/files/2021-04/Planimetria%20area%20divieti.pdf

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