In un anno tumultuoso per il panorama mediatico colpito come altri settori dalla pandemia, Condé Nast Italia ha dichiarato giovedì che Luca Dini, direttore editoriale dell’azienda dal 2017, sta partendo per perseguire altre opportunità. Un successore deve ancora essere nominato e la prossima mossa di Dini non è stata immediatamente appresa.
“Luca Dini ha rappresentato per me personalmente e per l’azienda un solido punto di riferimento”, ha commentato Fedele Usai, amministratore delegato di Condé Nast Italia.
Il dirigente ha pubblicizzato il ruolo di Dini nel guidare un ricambio generazionale presso le varie testate dell’azienda. “Il passaggio generazionale non sarebbe potuto avvenire senza l’aiuto di Dini, che ha mostrato uno spirito lodevole e la volontà di condividere il suo talento”, ha detto Usai.
Sotto la sua guida la casa editrice ha apportato diverse modifiche alle proprie riviste, tra cui la nomina di Emanuele Farneti a direttore di Vogue Italia e L’Uomo Vogue ; Simone Marchetti alla guida di Vanity Fair in Italia e Giovanni Audiffredi di GQ Italia, tra gli altri.
Nel 2006 è stato nominato caporedattore di Vanity Fair, ruolo che ha ricoperto fino al 2017, quando è stato nominato direttore editoriale del gruppo.
Lo scorso gennaio è stato anche nominato redattore capo di Architectural Digest e CN Traveller Italia. I numeri di dicembre di entrambe le pubblicazioni saranno gli ultimi.
“Potrebbero esserci diversi posti di