
Reading Time: 1 minute read
L’INAH, In una dichiarazione, ha riferito che l’ambasciatore messicano in Belgio, Rogelio Granguillhome Morfín, ha ricevuto dei pezzi archeologici, dichiarati patrimonio culturale della nazione.
I pezzi sono stati consegnati da Louise Du Moulin Maria, una cittadina belga che ha sottolineato la sua famiglia “era in possesso di questi beni da più di sette decenni”; tuttavia, si è accorto che tali oggetti “appartengono al Messico”, motivo per cui ha deciso di restituirli.
Granguillhome ha ringraziato Du Moulin e la sua famiglia “per la loro disponibilità a restituire al Messico ciò che gli appartiene come parte del suo patrimonio storico e culturale”, nel quadro delle buone relazioni tra Messico e Belgio.
L’Ambasciata del Messico in Belgio ha avvertito che continuerà a segnalare la commercializzazione di beni archeologici e storici e a promuoverne il recupero e il ritorno al luogo di origine.
Nel testo si nota che in un prossimo futuro i pezzi saranno rimpatriati in Messico e, successivamente, la Consulenza Legale del Ministero degli Affari Esteri (SRE, Cancelleria) consegnerà i reperti archeologici al Ministero della Cultura del Governo del Messico, attraverso l’INAH, per la dovuta protezione, studio, analisi e conservazione.
L’INAH ha ricordato che la legislazione messicana “regola rigorosamente la protezione e la conservazione dei beni che costituiscono il patrimonio della nazione, e vieta con forza l’esportazione di pezzi archeologici. Ne deriva che si presume la sua comparsa all’estero sia il prodotto di saccheggio o parte della catena di atti illeciti, di cui si chiede il recupero e l’eventuale restituzione al Paese”.
Durante l’amministrazione del presidente Andrés Manuel López Obrador, il governo del Messico ha recuperato dall’estero più di 11.500 pezzi che considera patrimonio nazionale dopo che il presidente ha dato la priorità a questa azione da quando è entrato in carica nel dicembre 2018.

[Arte / Cultura / Storia / Musica / Eventi ]