Il ritratto fotografico è un genere dove si incontrano una serie di iniziative artistiche che ruotano intorno all’idea di mostrare le qualità fisiche e morali delle persone che compaiono nelle fotografie.
La sua pratica si trova già agli inizi della fotografia, che mette in evidenza il
I rappresentanti principali del ritratto fotografico al suo inizio sono Nadar, Disdéri, Julia Margaret Cameron, Lewis Carroll, Gustave Le Gray, Étienne Carjat, Antoine Samuel Adam-Salomon, Pierre Petit e Lady Clementina Hawarden.
In seguito il genere si è evoluto in parallelo con l’evoluzione della storia della fotografia, che è il motivo per cui, insieme a fotografi che si dedicano esclusivamente a quello che abbiamo potuto capire come il ritratto fotografico più ortodosso, troviamo fotografi assegnati a movimenti specifici che si avvicinano al ritratto fotografico con l’uso di idee e tecniche specifiche di queste correnti.
Nel campo della ritrattistica fotografica durante il XIX secolo e l’inizio del XX secolo si è sviluppato un sottogenere noto come fotografia post mortem, che mette in evidenza il
Famosissimi sono gli scatti di Anna Geddes, fotografa australiana che negli anni Novanta si è fatta conoscere per le sue fotografie di neonati dalle tinte pastello e dalle ambientazioni naturalistiche e fiabesche.
La sessione fotografica del servizio newborn si svolge nel periodo che va dai 5 ai 15 giorni di vita del neonato perché in questo breve lasso di tempo il piccolo ha un sonno molto profondo ed è ancora flessibile. Tutto ciò permette al fotografo di posizionarlo in pose che altrimenti sarebbero impossibili da assumere.
Fonte
Wikipedia