Le affermazioni del segretario Raffaele Lorusso nel corso della relazione in apertura dei lavori congressuali, svoltisi a Levico Terme, per “la dichiarazione congiunta siglata da Fnsi e Aran apra un capitolo nuovo, tutto da scrivere (e speriamo in fretta)” per definire il ruolo del
Considerato che la legge 150 del 2000 non è mai stata attuata in uno dei sui aspetti fondamentali, vale a dire la definizione di un contratto giornalistico ‘specifico’ negoziato con la Fnsi per chi lavora negli uffici stampa della PA,
Ritenuto che debba essere riconosciuta e valorizzata la particolarità del
Considerato che il contratto della PA sottoscritto tra febbraio e maggio 2018 ha inquadrato i giornalisti degli uffici stampa PA nella “categoria D” del contratto per il pubblico impiego, senza la partecipazione al tavolo della Fnsi che per questo ha fatto ricorso al tribunale di Roma22
Considerato, per dirla ancora con le parole del segretario Lorusso, che ci sono “tentativi da parte di alcuni funzionari di smantellare pezzi di alcune leggi regionali ancora in vigore’ provando ad applicare da subito il profilo del
Considerato che in una dichiarazione congiunta siglata con Fnsi, a maggio 2018, Aran si è impegnata a convocare un’apposita sequenza contrattuale per disciplinare i rapporti di
Considerato che sempre Aran si è impegnata, nella stessa dichiarazione congiunta, ad approfondire i contenuti del profilo del giornalista pubblico inserito nel contratto PA, per una migliore specificazione e fino ad eventuale revisione;
Considerata l’urgenza di aprire tale trattativa, la cui necessità è stata ribadita anche in recenti sentenze di tribunali e della Corte Costituzionale, permettendo così di evitare incertezze interpretative o situazioni conflittuali che potrebbero portare anche a contenziosi, fermo restando che non v’è alcun effetto caducante consequenziale alla incostituzionalità di una legge regionale nei confronti di leggi, seppur assimilabili, di altre regioni;
Ribadita l’importanza di definire il quadro deontologico e organizzativo della professione giornalistica nella PA e ribadito che l’inquadramento del contratto PA siglato a maggio, se non riempito di adeguati contenuti e specificazioni, non solo costituisce un passo indietro e lede i diritti di chi oggi nella PA ha un contratto giornalistico ma è insoddisfacente anche nei confronti dei colleghi che, senza contratto giornalistico, lavorano negli uffici stampa di Comuni ed altre PA, compresi anche coloro che pur avendo avuto il contratto riconosciuto per anni se lo sono visto togliere con gravissime riduzioni dello stipendio e delle condizioni lavorative
IMPEGNA LA FNSI
a proseguire l’azione fin qui perseguita a sostegno dell’avvio di una fase che apra alla presenza di giornalisti nella PA sulla base di riconoscimenti di specificità e certezze, a vantaggio dell’azione di chi lavora nonché delle amministrazioni e delle strutture presso le quali opera, a salvaguardare i diritti acquisiti dei colleghi degli Uffici Stampa delle Regioni ai quali è applicato il CNLG FNSI-FIEG e ad assicurare ai colleghi degli Uffici Stampa della PA, nella trattativa con Aran, pari diritti, dignità e autonomia professionale impegnandosi a superare le attuali disparità di trattamento economico e di inquadramento.
Per questo in particolare:
Fnsi si impegna a sollecitare la parte
Al fine di risolvere la fase transitoria aperta con la firma del contratto Pa ed evitare che l’applicazione del Contratto nazionale di Comparto Regioni ed Enti locali possa a questi colleghi determinare nocumento, sia dal punto di vista giuridico che economico, Fnsi si impegna a favorire l’istituzione di un ruolo ad esaurimento, a valere anche per i giornalisti di ruolo benché con contratto giornalistico a tempo determinato, qualora agli stessi l’incarico giornalistico precedente venga reiterato senza soluzione di continuità.
Nell’ambito della trattativa Fnsi si impegna a chiedere:
Il riconoscimento dell’alta e delicata professionalità del giornalista nella PA, anche attraverso l’applicazione di specifici istituti economici e di flessibilità lavorativa, mutuati dal contratto Fieg-Fnsi, da rinviare eventualmente o in parte alla contrattazione decentrata;
Il riconoscimento degli istituti propri e imprescindibili della categoria, come la copertura di Casagit (con un profilo pieno e non ridotto), il fondo complementare, la definizione di norme di dettaglio su esclusive e autorizzazioni a collaborazioni esterne, che la legge 150 ammette se parte della contrattazione collettiva;
il riconoscimento formale della rappresentanza sindacale nelle redazioni della PA, della titolarità della FNSI e delle associazioni regionali a rappresentare in via esclusiva i giornalisti all’interno della PA e il riconoscimento del permesso legato all’obbligo formativo
una più puntuale definizione del ruolo dei giornalisti, anche rispetto ad altre figure professionali, tenendo conto dell’evoluzione che nel tempo c’è stata nella professione
Fnsi si impegna a istituire e riunire in tempi rapidi la commissione uffici stampa e si impegna a organizzare, all’interno di un più ampio e già annunciato momento di riflessione pubblico sul giornalista oggi, anche un evento dedicato al giornalista nella PA con la presenza dei vertici delle istituzioni professionali al quale invitare politici con ruoli anche istituzionali; tale momento di riflessione dovrà approfondire gli aspetti di contenuto legati alla definizione del profilo professionale e le prospettive per i giornalisti che lavorano nella pubblica amministrazione, costituendo anche una occasione di confronto tra politici, funzionari e giornalisti
Delegati firmatari
Walter Fortini (Toscana)
Paolo Costa (Lombardia)
Barbara Musiani (Emilia-Romagna)
Marta Cicci (Umbria)
Marco Baruffi (Umbria)
Patrizia Sgambati (Puglia)
Giuseppe Fiorellini (Basilicata)
Seguono altre 59 firme
Approvato giovedì 14 febbraio 2019 per acclamazione
Fonte: Redazione di Met