La Svezia è in testa al GSCI per il 5° anno consecutivo, seguita da Islanda, Danimarca,
L’Asia nord-orientale (Corea del Sud,
I rating del credito convenzionali non riflettono i rischi/opportunità ESG e devono essere adeguati.
Il Global Sustainable Competitiveness Index valuta la performance del paese in base ai fondamentali che modellano il paese. Si tratta di una misurazione inclusiva, contraria al PIL (o rating del credito) che si basano sulla produzione economica e sui numeri di bilancio (nel caso dei rating del credito).
Il GSCI si basa su 127 indicatori quantitativi di performance derivati da fonti affidabili (Banca mondiale, varie agenzie delle Nazioni Unite, FMI). Le serie di date vengono valutate sia rispetto agli ultimi dati disponibili che allo sviluppo degli ultimi 10 anni per riflettere le prospettive future.
I 127 indicatori di performance sono raggruppati in 5 pilastri che modellano la performance del paese:
Indice di capitale naturale (dato
Indice di efficienza delle risorse
(utilizzo delle risorse pro capite e per produzione economica)
Indice del capitale sociale
(coesione sociale, salute, libertà, sicurezza, uguaglianza)
Indice di capitale intellettuale & innovazione
(indicatori dell’istruzione e dell’innovazione
Indice di performance della governance (corruzione, indicatori aziendali e fiscali)
L’indice 2012 è dominato dalla Scandinavia e da altre nazioni del Nord
Gli unici contendenti non europei nella top 20 sono La
Delle maggiori economie del mondo, il Regno Unito è classificato 15,
Gli Stati Uniti hanno un punteggio particolarmente basso nelle questioni sociali e nell’intensità delle risorse, il che indica il pericolo di declino, ma anche opportunità di riduzione dei costi. Il
Il paese africano con il punteggio più alto è il
GSCI