Iran sviluppa un missile balistico ipersonico
Iran sviluppa un missile balistico ipersonico

Iran sviluppa un missile balistico ipersonico

Un alto comandante del Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche (IRGC) ha dichiarato, giovedì 10 Novembre 2022, che il Paese ha sviluppato un missile balistico ipersonico in grado di penetrare “tutti i sistemi di difesa missilistica”.

“Questo missile ha un’alta velocità e può viaggiare sia dentro che fuori dall’atmosfera terrestre”, ha riferito la stampa iraniana, citando il comandante della divisione aerospaziale dell’IRGC Amir-Ali Hajizadeh.

“Questo nuovo missile può penetrare in tutti i sistemi di difesa missilistica”, ha detto, aggiungendo, “Non credo che la per contrastarlo sarà sviluppata nei decenni a venire. »

“Può prendere di mira i sistemi antimissilistici nemici e la sua produzione segna un enorme passo avanti nello sviluppo di una nuova generazione di missili”, ha affermato Hajizadeh.

Secondo la rivista britannica Janes, i missili ipersonici rappresentano una sfida per i progettisti di radar a causa della loro alta velocità e manovrabilità.

A differenza dei missili balistici, volano bassi nell’atmosfera e sono manovrabili, il che rende la loro traiettoria difficile da prevedere e la loro intercettazione quasi impossibile, salvo smentite.

Russia, Corea del Nord e Stati Uniti hanno annunciato nel 2021 di aver effettuato test missilistici ipersonici, riaccendendo i timori di una nuova corsa agli armamenti. Ma è stata la Russia a fare un passo avanti, con diversi tipi di questi missili.

A marzo, nelle prime settimane dell’invasione dell’Ucraina lanciata il 24 febbraio, la Russia ha annunciato di aver utilizzato missili ipersonici Kinjal.

La ha diversi progetti, che sembrano direttamente ispirati ai programmi russi, secondo uno studio del Congressional Research Center degli Stati Uniti. In particolare, ha testato un aliante ipersonico con una portata di 2.000 km.

L’annuncio iraniano arriva mentre gli occidentali cercano da più di un anno di rilanciare il JCPOA, l’accordo del 2015 tra le maggiori potenze e Teheran.

Questo accordo volto a impedire all’Iran di acquisire atomiche in cambio della revoca delle internazionali è in rovina dal ritiro unilaterale nel 2018 degli Stati Uniti sotto la presidenza di Donald Trump, che ha portato al progressivo rilascio da parte di Teheran dei suoi obblighi .

Le trattative, già bloccate, ora sembrano impossibili.

Il 5 novembre, l’Iran ha anche annunciato di aver testato “con successo” un razzo in grado di trasportare satelliti nello spazio.

I governi occidentali temono che i sistemi di lancio dei satelliti incorporino tecnologie intercambiabili con quelle utilizzate nei missili balistici in grado di lanciare una testata nucleare, che l’Iran ha sempre negato di voler costruire.

Teheran insiste che il suo programma spaziale è solo per scopi civili e di difesa e non viola l’accordo del 2015 o qualsiasi altro internazionale.

Fonti: Xinhua e agenzie

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