Italia, Il nuovo parlamento dopo le elezioni politiche 2022
Italia, Il nuovo parlamento dopo le elezioni politiche 2022

Italia, Il nuovo parlamento dopo le elezioni politiche 2022

Il nuovo parlamento avrà una composizione di centrodestra con 235 seggi su 400 alla camera e 115 su 200 al senato. Mentre il centro sinistra avrà 80 seggi, seguito da M5S con 51 e Terzo Polo con 21. Nel senato il centro sinistra avrà 39 seggi, il M5S 28 ed il terzo polo 9.

Si evince un cambiamento radicale nella italiana in cui il quasi 44% dei voti dell’alleanza di centro-destra, guidata da Giorgia Meloni, ha recuperato così 7 punti percentuali rispetto al 2018, quando si fermò al 37%.

Nel complesso la nuova geografia parlamentare (dati non ancora definitivi) assegna alla coalizione del CDX un ampio margine di maggioranza. La situazione comunque è molto particolare dal lato lettore-intellettuale, poiché il centrosinistra è presente a Genova, Torino, Milano e Roma.

Mentre il centro-destra è presente nelle zone periferiche, quelle proprio del popolo come se abbiamo una fotografia ribaltata di un tempo passato ove si premiava il fare ora piuttosto che il dire od il farò.

E’ ben evidente che l’elettorato di centro-sinistra per una parte si è astenuto, un’altra parte forse ha votato altro, quel che rimaneva ha continuato a sostenere il partito tant’é che nei confini della ‘Zona rossa’ e nei centri metropolitani il PD rimane in piedi.

Il Presidente della CEI che qualche giorno fa aveva elogiato Draghi, adesso ha rivolto un appello ben differente cioè agli eletti ha chiesto di svolgere il loro mandato come “un’alta responsabilità”, al servizio di tutti.

Di certo c’è che, a cominciare dai più deboli e meno garantiti, Giorgia Meloni avrà un gran bel d’affare avendo fari puntati anche da chi ritiene che “l’agenda dei problemi del nostro Paese è ben fitta”.

Il Presidente della CEI ha infatti ricordato che: “Abbiamo le povertà in aumento costante e preoccupante, l’inverno demografico, la protezione degli anziani, la crisi energetica, […] la promozione e l’integrazione dei , […] ”.

La Chiesa Cattolica ovviamente vigilerà e “continuerà a indicare, con severità se occorre, il bene e non l’interesse personale, la difesa dei diritti inviolabili della persona e della comunità”.

CEI

Condividi nei social