Italia lancia sistema di cashback

L’Italia, nel bel mezzo di una pandemia con centinaia di deceduti da Covid-19, ha lanciato un programma di cashback, per incentivare lo shopping natalizio e contrastare l’evasione fiscale. In combinazione con la lotteria delle ricevute, che inizierà a gennaio 2021, queste azioni fanno parte della strategia senza contanti in cui il governo sta implementando.

Il sistema di cashback sarà ufficialmente adottato a partire dal nuovo anno.

Un rimborso del valore massimo di € 150 ($ 181) sarà possibile ogni sei mesi durante il 2021, mentre le prime 100.000 persone che effettueranno il maggior numero di transazioni durante il semestre, riceveranno un premio ‘Super cashback’ di € 1.500 ($ 1.700) .

La strategia senza contanti è intesa dal governo per rimanere a lungo termine. In Italia l’evasione fiscale vale 110 miliardi di euro (132 miliardi di dollari) : tra le condizioni per accedere al programma Ue Next Generation per rilanciare gli Stati membri dopo la pandemia, la Commissione Europea l’ha inserita tra le priorità per l’Italia.

L’iniziativa sembra promettente, sebbene abbia già mostrato alcuni problemi.

Il primo giorno, l’8 dicembre, circa 5 milioni di persone hanno scaricato e provato ad accedere all’App IO, con un massimo di 6.000 richieste al secondo secondo fonti governative, il che ha portato a un arresto anomalo dell’app.

PagoPa, il provider che gestisce l’app, si è scusato per i ritardi e ha promesso che tutti i problemi sarebbero stati risolti presto. Ma ieri i social sono esplosi di lamentele e non è ancora chiaro per quanto tempo dovranno essere risolti.

Nel frattempo, il governo sta valutando la possibilità di prolungare la fine del periodo di prova dal 31 dicembre al 6 gennaio, al fine di coprire i malfunzionamenti dei primi giorni.

Il sistema di cashback ha lo scopo di rimborsare il 10% di tutti i pagamenti effettuati con carta, fino a € 1.500 ($ 1.700) prima della fine del 2020.

Ma ci sono alcune regole: il cashback massimo per ogni transazione è di € 15 ($ 18), anche se i pagamenti unici valgono più di 150 euro (181 $).

In totale, entro la fine dell’anno anche chi avrà effettuato acquisti per più di 1.500 € (1.700 $), verrà comunque rimborsato un massimo di 150 € (181 $).

Inoltre, per avere diritto al cashback, i clienti dovranno effettuare almeno 10 transazioni entro la fine del 2020.

Il sistema di cashback si applica a tutti i tipi di pagamenti con carta, purché siano effettuati in negozi fisici. Per supportare i rivenditori locali, infatti, il governo ha impedito al sistema di applicare lo shopping online.

I pagamenti possono variare da un minimo di un espresso (€ 1, $ 1,20) a qualsiasi importo maggiore, tenendo presenti le regole di cui sopra.

L’obiettivo è incentivare i pagamenti con carta soprattutto per i piccoli acquisti, quelli dove l’uso del contante è più diffuso e quindi è più probabile che non venga assegnato uno scontrino fiscale.

I requisiti per poter beneficiare del cashback sono: essere residenti in Italia, maggiorenni, e possedere un’identità elettronica (nota come SPID) o una carta d’identità elettronica dotata di microchip e PIN. In pratica il governo sa perfettamente quanti sono i beneficiari! La fregatura è dietro l’angolo, come sempre in Italia!

Per poter ricevere il rimborso, il cliente deve scaricare la “App IO” per i servizi pubblici, dove inserire il proprio codice IBAN e gli estremi della carta. I rimborsi inizieranno a febbraio 2021. Come al solito: Attenti alle fregature!

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