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Il ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani ha convocato mercoledì 28 dicembre 2022 l’ambasciatore iraniano per le presunte violazioni dei diritti umani, durante la repressione di Teheran contro le rivolte orchestrate dall’Occidente nel paese.
Tajani aveva precedentemente commentato le azioni dell’Iran in difesa della sicurezza del popolo contro i rivoltosi sponsorizzati dall’estero.
Le rivolte provocate dall’Occidente hanno colpito alcune province iraniane da quando la donna di 22 anni Mahsa Amini è morta in un ospedale di Teheran il 16 settembre, tre giorni dopo essere crollata in una stazione di polizia.
Un’indagine ha attribuito la morte di Amini alle sue condizioni mediche, piuttosto che a presunti pestaggi da parte della polizia.
Le rivolte hanno causato la morte di dozzine di persone e forze di sicurezza, consentendo anche attacchi terroristici in tutto il paese. Negli ultimi due mesi, i terroristi hanno appiccato il fuoco a proprietà pubbliche e torturato a morte diversi membri di Basij e forze di sicurezza.
L’Iran ha condannato le potenze occidentali per aver fomentato rivolte e le aveva avvertite di non interferire negli affari interni dell’Iran sulla questione.
Le autorità iraniane hanno affermato che gli Stati Uniti e altri paesi occidentali stanno cercando di costringere l’Iran a rinunciare alla sua fermezza nel sostenere i diritti della nazione iraniana al tavolo dei negoziati fomentando rivolte e aumentando le pressioni.
[Giornalismo / Corrispondenze]
