Questo articolo arriva da un ateo che ritiene non essere un
L’anomalia italiana, ma anche estera, nel avere figure enigmatiche di cui molti ne farebbero anche a meno soprattutto perché essi sono a carico dei contribuenti.
Ovviamente l’opinione sopra non ci interessa perché esula dal nostro compito di
Il costo pubblico minimo della Chiesa e delle associazioni cattoliche ad essa legate, ammonta a poco meno di 7 miliardi di euro l’anno, che risulterebbe determinante se assegnata ad altro tipo di spesa, come ad esempio l’istruzione, la previdenza o l’edilizia popolare.
In particolare, lo studio suddivide tale costo secondo le varie fonti di spesa, esenzioni o benefici:
Fonte di oneri / mancati introiti per lo Stato italiano Importo
Insegnamento della religione cattolica nelle scuole 1.250.000.000 €
Otto per mille 1.131.196.216 €
Esenzioni IMU (ICI, TARES, TASI) 620.000.000 €
Contributi delle amministrazioni locali alle scuole cattoliche 500.000.000 €
Contributi statali alle scuole cattoliche 430.000.000 €
Servizi appaltati in convenzione ad organizzazioni cattoliche 300.000.000 €
Altri contributi erogati dai Comuni 257.000.000 €
Altri contributi erogati dalle Regioni 242.200.000 €
Benefici concessi da enti, fondazioni e società a partecipazione pubblica 200.000.000 €
Beni immobili statali adibiti a edifici di culto 200.000.000 €
Convenzioni pubbliche con la sanità cattolica 167.000.000 €
Cambi di destinazione d’uso 150.000.000 €
Riduzione IRAP 150.000.000 €
Utilizzo dei fondi strutturali europei 107.000.000 €
Altri contributi statali 100.000.000 €
Esenzioni IVA 100.000.000 €
Riduzione IRES 100.000.000 €
Contributi comunali per l’edilizia di culto (oneri di urbanizzazione secondaria), 94.100.000 €
Pensioni 85.000.000 €
Interessi sul debito 72.000.000 €
Altri contributi erogati dalle Province 70.700.000 €
Cinque per mille 54.500.000 €
Contributi regionali agli oratori 50.000.000 €
Altre esenzioni fiscali e doganali 45.000.000 €
Contributi statali alle università cattoliche 41.827.905 €
Sicurezza delle gerarchie e delle proprietà ecclesiastiche 40.000.000 €
Contributi regionali per i cappellani negli ospedali 35.000.000 €
Contributi statali all’editoria cattolica 31.000.000 €
Contributi statali per i cappellani nelle Forze armate 20.000.000 €
Servizio civile 20.000.000 €
Spese straordinarie delle amministrazioni locali in occasione di importanti eventi cattolici 20.000.000 €
Edifici di proprietà comunale concessi a condizioni di favore a enti e associazioni cattoliche 15.000.000 €
Ambasciate presso la Santa Sede 10.000.000 €
Esenzioni IRPEF per erogazioni liberali 10.000.000 €
Contributi statali per i cappellani nella Polizia di Stato 9.000.000 €
Contributi statali per i cappellani nelle carceri 8.000.000 €
Tariffe postali agevolate 7.500.000 €
Contributi comunali per i cappellani cimiteriali 6.000.000 €
Consumi idrici ed energetici del Vaticano 5.000.000 €
Benefici statali per gli oratori 2.500.000 €
Benefici statali sulle pubbliche affissioni 2.000.000 €
Sconti comunali per l’accesso a zone a traffico limitato 2.000.000 €
Cerimonie di culto in orario di
Legge “mancia” 1.000.000 €
Finanziamenti statali all’associazionismo sociale 880.128 €
Riduzione del canone TV 370.000 €
Contributi statali per i “grandi eventi” della
Otto per mille di competenza dello Stato variabile
TOTALE 6.764.274.249 €
Quanto sopra fa riflettere ogni volta ascoltiamo da coloro esternano risposte a dir poco aberranti, scarsamente aventi un QI utile, i quali dimostrano purtroppo le loro tasche piene di sterco del loro mammona. Essi non possono ovviamente capire chi si dedica, con serietà professionale, nel
Nota di approfondimento per Atei e Agnostici, senzatregua.it