Italia, una doppia natura geopolitica come hub del gas europeo ?

L’Italia viene inserita in una “doppia natura geopolitica” come Hub del Gas Europeo, un fatto che storicamente torna alla mente in quel decennio, dagli anni ’50 fino all’inizio dei ’60, in quel neo-atlantismo matteiano.

Oggi il ruolo del gas, nel processo di transizione energetica, è riconosciuto dagli Scenari di Sviluppo Sostenibile (SDS), ciò vuol dire che l’Italia potrebbe assumere il compito di “bridge fuel”.

Il gas naturale è una fonte energetica di cui l’Italia ha la chiave di violino, in quanto ENI esplora nel Mar Mediterraneo i vari giacimenti Zohr, Nour, Calypso, Great Nooros Area.

L’Italia è l’unico terminale in del gas libico (Green-stream, da Mellitah a Gela, in Sicilia); la Spagna apre le porte europee al gas algerino (gasdotto Trans-Med, o “Enrico Mattei”).

La maggior parte di coloro studiano il mercato delle energie rinnovabili ed energetiche, ritiene che costruire una rete di infrastrutture per una fonte energetica la quale dovrà cessare entro il 2050, come ha chiesto la UE inerente alla decarbonizzazione, non è proponibile a patto di un riutilizzo strategico delle stesse per il trasporto e stoccaggio di gas rinnovabili come il biometano e l’idrogeno.

Clicca su + per scegliere altri social non elencati...