La disinformazione al tempo della guerra

Mark Twain, probabilmente il più grande di tutti gli scrittori americani, una volta disse: “Non tutti facciamo fine al sentimento e lo confondiamo per aver pensato. E da esso otteniamo un’aggregazione che consideriamo un vantaggio. Il suo nome è opinione pubblica. È tenuto in riverenza. Alcuni pensano che sia la voce di .

L’opinione pubblica allora come ora era incline a radicarsi nei campi partigiani che rafforzavano il sentimento piuttosto che il pensiero e sostenevano il risultato finale, come la voce di Dio.

In quel senso apparentemente dimenticato di una credenza nella libertà di espressione, un’accettazione di un’ampia diversità di opinioni e un riconoscimento del capitalismo come il meno ingiusto di tutti i sistemi economici, noi siamo ciò che riteniamo opportuno pubblicare, forse scomodo per alcuni, ma importante per molti utenti che ci seguono. Ovviamente non siamo scevri da errori e scivoloni, ma sappiamo dirlo apertamente: siamo esseri umani!

Ogni in questi tempi dovrebbe esserlo, ma sembra che alcuni abbiano perso di vista l’idea che essere autorizzati a credere che qualunque cosa ti viene riferito dall’alto dell’Olimpo è opportuno far credere sia la pietra angolare di qualsiasi democrazia.

Certo, sarebbe meglio dire la verità, tutta la verità e nient’altro che la verità, ma un po ‘di confusione qui è un modo migliore per sembrare eroico, non è vero? È anche comprensibile ?Quasi tutti quelli che leggono questo hanno confuso qualche storia ad un certo punto della loro vita. Di seguito una notizia che vi farà riflettere. Vero o falso ? Scopritelo da soli.

Un impara molto di più da coloro che non sono d’accordo che da quelli che vogliono dargli una pacca sulla spalla e dirgli che bel sta facendo. Ma forse questo è solo un riflesso del modo in cui ci si aspetta da un buon e non qualcosa degno di lode.

In ogni caso dai lettori si impara sempre e, nel corso degli anni, si apprende che molti di loro hanno avuto problemi a distinguere l’opinione dai fatti di cronaca, dalle notizie vere a quelle false e costruite a regola d’arte (come si suol dire), oggi diversi hanno imparato la lezione e stanno attenti a dare credito ad occhi chiusi.

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