La nuova cattedra moderna e contemporanea del Duomo di Vigevano

La struttura iniziale del sito fu costruita prima dell’anno 1000 e viene citata in documenti già dal 963 al 967. L’attuale struttura è stata commissionata da Duca Francesco II Sforza in c. 1530 ed è dedicato a Sant’Ambrogio.

La Costruzione della cattedrale, progettata da Antonio da Lonate (C. 1456 c.-C. 1541), iniziò nel 1532, ma non fu completato fino al 1612.

L’edificio della cattedrale fu completato nel 1606 e fu consacrato il 24 aprile 1612.

Il vescovo spagnolo di Vigevano, Juan Caramuel y Lobkowitz, ridisegnò il fronte ovest della Cattedrale di Vigevano, lavori iniziati nel 1673 e completati c. 1680.

L’unico architettonico noto per essere fatto da Caramuel era l’antica cattedra, inserita in una linea perpendicolare e centrata sull’asse della struttura.

Quanto sopra per introdurre alla notizia di cronaca sui lavori iniziati nel 2019 ed inerenti alla ristrutturazione del Duomo di Vigevano, i quali hanno coinvolto varie aree dell’edificio religioso, il Museo del Tesoro, il palazzo vescovile, la Biblioteca e l’archivio diocesano.

Facendo un passo indietro nel tempo, cioè nel 2016, la Diocesi di Vigevano aveva partecipato e vinto un bando di gara della Cariplo, dal titolo “Progetti Emblematici”, ottenendo quasi un milione di euro.

Ritornando ai giorni nostri, cioè nel 2022, precisamente il 17 Settembre, nel Duomo è stato inaugurata una nuova cattedra in un blocco in marmo di 8 tonnellate che, secondo molti, non sarebbe adeguato agli ambienti della visti anche i suoi colori blu e oro.

L’arte – diceva il pittore Marc Chagall – «è lo sforzo incessante di competere con la bellezza dei fiori, e non riuscirci mai». Mentre, il grande drammaturgo “agrigentino”, Luigi Pirandello, ricordava: «Moderno è il nuovo per forza, chi non ha originalità e vorrebbe dimostrar d’averne».

“La nuova cattedra episcopale nel nuovo presbiterio è degno della scenografia di un film di fantascienza degli anni Sessanta e Settanta del Novecento. Ma dobbiamo ammettere, comunque, che tale allestimento aderisce alla liturgia facsimile e contraffatta del marchio originale, la Santa Messa tradizionale”. [Corrispondenza Romana]

Il Duomo, infatti, vanta uno stile barocco e arredi sei-settecenteschi, mentre l’altare rispecchia l’arte moderna e contemporanea.

La cattedra, nelle chiese cristiane, è un trono sul quale siede il vescovo e, nel caso del cattolicesimo, anche il papa, vescovo di Roma (la cattedra papale si trova nella lateranense).

Essa è il simbolo della potestà e della responsabilità del vescovo; da quel seggio infatti il Vescovo presiede l’assemblea liturgica e spiega le Sacre Scritture, rappresentando Cristo stesso.

In senso più ampio, “cattedra” indica la funzione di insegnamento del vescovo: ciò discende dall’uso antico, sicuramente attestato nei vangeli, secondo il quale chi insegnava non si metteva in piedi, come succede spesso oggi, ma in posizione seduta.

Il termine deriva dal greco καθέδρα (cathèdra) attraverso il latino cathĕdra (càthedra), col significato di “luogo su cui ci si siede”, cioè “seggio”, in riferimento ad una sedia con spalliera e senza braccioli tipicamente utilizzata dai filosofi per tenere le loro lezioni. Appunto da questo significato di cattedra viene l’espressione latina ex cathedra, per indicare l’infallibilità pontificia, quando parla come dottore universale.

Essa era posta fin dall’epoca paleocristiana nel mezzo dell’abside delle basiliche, in fondo all’area riservata ai presbìteri, detta presbiterio; la sua posizione corrispondeva a quella del praetor o del quaestor nelle basiliche civili romane.

Era affiancata su ambo i lati, ancorché a un livello più basso, dai banchi ove stavano i sacerdoti che assistevano il vescovo, corrispondenti ai posti degli assessori nella basilica civile; detti banchi formavano insieme alla cattedra una struttura detta synthronon. [Wikipedia]

Clicca su + per scegliere altri social non elencati...