La storia di Jeff Jorgensen
La storia di Jeff Jorgensen

La storia di Jeff Jorgensen

In diversi siamo convinti si chiederanno chi è questo Mr. Jeff Jorgensen…ebbene, tralasciando chi è oggi, partiamo dal lontano 12 gennaio 1964 ad Albuquerque, nel Nuovo Messico, da Jacklyn Gise, una ragazza di appena diciassette anni che frequentava ancora le scuole superiori, e Ted Jorgensen, che di anni ne aveva diciotto.

Lasciamo che sia lo stesso Jeff a raccontare, così come ha fatto davanti al Congresso degli Stati Uniti.

Mia madre, Jackie, mi ebbe quando era una studentessa di diciassette anni ad Albuquerque, nel New Mexico. Essere incinta al liceo non era una cosa popolare laggiù nel 1964. Per lei fu difficile. Quando cercarono di cacciarla dalla scuola, mio nonno, dopo alcune trattative, convinse il preside, che disse: ok, può restare e finire il liceo, ma non potrà svolgere attività extracurricolari o avere un armadietto. Mio nonno accettò e mia madre finì il liceo, anche se non le fu consentito di ricevere il diploma sul palco con il resto dei suoi compagni di classe“.

Decisa a continuare gli studi, Jackie si iscrisse a una scuola serale e prese lezioni con insegnanti che le permisero di seguire le lezioni tenendo con sé il bambino. Andava a scuola con due borse: una piena di libri e l’altra piena di pannolini, biberon e qualsiasi altra cosa utile per tenermi tranquillo“.

Il nome di mio padre è Miguel. Mi adottò quando avevo quattro anni. Lui aveva sedici anni quando arrivò negli Stati Uniti da Cuba, poco dopo che Castro aveva preso il potere. Quando arrivò era completamente solo. L’unico suo patrimonio era una giacca. L’aveva cucita sua mamma pensando che in facesse freddo. Possiedo ancora quella giacca. Miguel trascorse due settimane a Camp Matecumbe, un centro per rifugiati in Florida, prima di essere trasferito in una missione cattolica a Wilmington. Fu fortunato, ma non parlava inglese e non ebbe un percorso facile. Aveva però molta tenacia e determinazione. Ottenne una borsa di studio per andare al college ad Albuquerque, e fu lì che incontrò mia mamma. Si ricevono doni diversi nella vita e, per quanto mi riguarda, uno dei migliori che abbia mai avuto sono mia madre e mio padre. Sono stati dei modelli incredibili per me e per i miei fratelli, per tutta la vita“.

Tra i quattro e i sedici anni ebbi la fortuna di trascorrere le mie estati nel ranch dai miei nonni, nel Texas. Mio nonno era un impiegato statale e un bracciante agricolo, autosufficiente e qualificato. Ricordo che si ingegnava per risolvere molti problemi che sembravano impossibili. Mi ha insegnato che ogni difficoltà si può affrontare usando l’inventiva e trovando la tua strada verso una situazione migliore“.

Quando ero un adolescente divenni un tipico inventore da garage. Inventai un dispositivo per chiudere automaticamente le recinzioni, poi un dispositivo che permetteva di utilizzare l’energia solare per cucinare con un ombrellone e un foglio di alluminio. Inventai anche allarmi ricavati da teglie per catturare i miei fratelli!“.

Sin qui qualcuno avrà avuto qualche lacrima per la storia. Avete una vaga idea di è quel Jeff Jorgensen ? Ve lo diciamo noi: Jeff Bezos.

Sembrrà assurdo, strano, incredibile…ma è proprio lui ed ha raccontato la sua storia durante un’udienza antitrust contro Amazon, davanti a una commissione del Congresso degli Stati Uniti, per difendersi dall’accusa di monopolio. Forse avrà raccontato questa storia per giocare la carta emotiva? Può essere. Di certo c’è che la storia è vera!

Bezos ha concluso così la sua testimonianza:

Il capitale iniziale di Amazon.com provenne principalmente dai miei genitori, che investirono gran parte dei risparmi di una vita in qualcosa che non capivano. Non stavano facendo una scommessa su Amazon o sul concetto di libreria su Internet. Stavano scommettendo sul loro figlio. Dissi loro che pensavo ci fosse una probabilità del 70% che perdessero il loro investimento, ma mi finanziarono comunque“.

Che cosa ci insegna questa storia ? Rifletti e, se ti va, scrivilo a: ilcamminospiritualemagazine@gmail.com

Per noi il pensiero va in primis a sua mamma di diciassette anni che, nonostante le difficoltà, tenne il suo bambino; a quel padre che lo adottò da giovanissimo; a quei nonni che non si tirarono indietro, davanti alle difficoltà della vita.

Titolo originale: Storia di Jeff Bezos. L’uomo più ricco del mondo.
Fonte: Radio Roma Libera, 19 Settembre 2020.
Pubblicato su Ilcamminospirituale.it

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