Le noci, il cibo simbiotico degli scoiattoli

Se un seme germoglia e fa nascere una piantina in una stagione non idonea, questa muore in poco tempo. Quindi, per la sopravvivenza della specie, serve anche la presenza di INIBITORI, sostanze capaci di inibire qualsiasi attività enzimatica (o soltanto quella di ENZIMI specifici). Questo meccanismo deve essere reversibile, cioè, in presenza delle condizioni favorevoli per la specie, gli enzimi devono poter rientrare in attività.

L’insegnamento degli SCOIATTOLI risulta prezioso.

Questi piccoli roditori raramente mangiano le noci e le nocciole appena colte o cadute dall’albero.

Le sotterrano accuratamente e le ritrovano dopo un certo periodo (quelle dimenticate possono dare vita ad un nuovo albero e questo è un ingegnoso sistema della natura per assicurare il diffondersi di alcune specie).

Lo scoiattolo non fa questo accantonamento solo per il periodo invernale, cioè per costruire delle scorte, ma anche durante il periodo estivo.

Quando consuma il seme oleoso, esso è ormai in fase di germinazione o pre-germinazione, ricchissimo di enzimi, preziosi per lo scoiattolo come per noi.

Se le informazioni nutrizionali mediche e dei fossero state tutte scientificamente corrette oggi gli studi e gli ospedali non sarebbero strapieni di persone con problemi di salute.

Buona parte della formazione e delle informazioni riguardanti la nutrizione sono manipolate dal settore alimentare (vendendo di più guadagnano di più) e dal settore medico-farmaceutico (un’alimentazione scorretta causa tanti problemi di salute e di conseguenza genera tanti pazienti-clienti).

Quando una pubblicazione non combacia con la , logica e natura è da ritenersi assolutamente inattendibile.

Incrociando gli studi dei vari rami scientifici si riescono a individuare le verità e le falsità.

Tratto dal libro “Enzyme Nutrition”, E. HOWELL

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