Le piante adattogene, ripristinano gli equilibri alterati dell’organismo

Si definiscono adattogene le piante che ripristinano gli equilibri alterati dell’organismo, ne migliorano la resistenza

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Si definiscono adattogene le piante che ripristinano gli equilibri alterati dell’organismo, ne migliorano la resistenza e la risposta allo . La pianta adattogena più conosciuta è certamente il Panax Ginseng. È una radice importata dall’estremo oriente. Contiene molti principi attivi, tra cui anche aminoacidi, vitamine del gruppo B e C, acido folico, enzimi. È un potente tonico fisico e psichico. Migliora la capacità di adattamento dell’organismo e la resistenza agli agenti esterni (caldo, freddo, radiazioni). Secondo alcuni autori stimolerebbe anche la corteccia surrenale a secernere cortisolo, ormone che, a certi livelli nel sangue, attiva i meccanismi anti-stress dell’organismo. In geriatria il Ginseng sembrerebbe in grado di migliorare le funzioni cognitive e il tono dell’umore. Si usa in capsule, tintura madre e estratto fluido.

Non va usato per periodi superiori ai due-tre mesi. Da sconsigliare in donne mastectomizzate. Non usare in gravidanza e nell’adolescenza. Non usare in contemporanea con i contraccettivi. Possibili effetti secondari: aumento della pressione arteriosa, mastopatia, insonnia.

Anche l’Eleuterococco, o ginseng siberiano, fa parte del gruppo delle piante adattogene. La radice è ricca di principi attivi detti eleuterosidi. Ha caratteristiche e usi simili al Ginseng. Molto interessante il suo utilizzo nei periodi di preparazione agli esami e prima delle attività sportive. Le controindicazioni e gli effetti collaterali sono gli stessi del Ginseng.

Nei preparati tonici esistenti in commercio al Ginseng e all’Eleuterococco si affianca spesso il Guaranà. Rampicante originario della foresta amazzonica, i suoi semi sono ricchi di . In Sudamerica è di uso come bevanda stimolante. Stimola il sistema nervoso, aumenta la frequenza cardiaca, aumenta la secrezione gastrica. Non va usato nei bambini, negli ipertiroidei. Va sempre assunto a stomaco pieno.

A questa lista si potrebbero aggiungere altre piante come la Rodiola e la Schisandra, le cui caratteristiche non differiscono da quelle presentate.

Duccio Magnelli
– Farmacista

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