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Nel mondo si consumano più di 1.900 specie di insetti. Probabilmente grilli, cavallette e tarme delle farina saranno tra le prime specie a comparire sulle nostre tavole.
I
Quelli più comunemente usati come
coleotteri (31%);
lepidotteri (bruchi, 18%);
api, vespe e formiche (imenotteri, 14%),
cavallette, locuste e grilli (Ortotteri, 13%);
cicale, cicaline, cocciniglie e cimici (Emitteri, 10%);
termiti (Isotteri, 3%);
libellule (Odonati, 3%);
mosche (Ditteri 2%).
Il riconoscimento ufficiale degli insetti, come alimento per l’uomo, non può prescindere dalla presenza di dati microbiologici e chimici che ne attestino la sicurezza per il consumatore.
Le conoscenze attuali sui possibili rischi legati al consumo di insetti non sono ancora sufficienti a garantire pienamente il consumatore.
Si è soliti giustificare a priori il loro utilizzo affermando che il consumo in altri Paesi non ha mai evidenziato particolari rischi. Infatti il problema è capire come e se li hanno cercati.
Per tutelare la salute dei consumatori è utile estendere la ricerca di patogeni alimentari e pericoli chimici e il controllo delle condizioni di allevamento anche agli insetti.
Fonte
izsvenezie.it
NOTIZIE PUBBLICATE IN QUESTO SITO WEB SU ARGOMENTI INSETTI, ADDITIVI, AROMI e COLORANTI
1) italia-salute-alimenti-e-coloranti 2011
2) laranciata-che-bevi-e-vera-arancia-rossa-di-sicilia 2019
3) La farina di grilli vuole sostituire quella di grano? 2023
4) Alimentazione umana insettivora, il problema degli allergeni (Fate girare, è importante).
5) I cibi che portiamo in tavola contengono anche frammenti di insetti. 2023

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