Misure di importazione, esportazione e transito per armi da fuoco

L’UE ha deciso di aggiornare la propria legislazione sulle da fuoco civili in quanto, secondo la Commissione europea, la produzione e il commercio di armi da fuoco, dei loro componenti essenziali e delle munizioni necessita di aggiornamenti legislativi.

L’articolo 1 della direttiva (UE) 2021/555 sul controllo dell’acquisizione e della detenzione di armi definisce le armi da fuoco come “qualsiasi arma portatile a canna che espelle, è progettata per espellere o può essere convertita per espellere un colpo, una pallottola o un proiettile mediante l’azione di un propellente combustibile’.

Il comparto Armi comprende circa 150.000 persone nell’UE con un fatturato elevato. La proposta di regolamento perseguirebbe tre obiettivi principali:

a) neutralizzare i rischi di tratta all’importazione e all’esportazione;

b) garantire la tracciabilità nel commercio di armi da fuoco, sulla base di sistematiche informazioni scritte; e

c) promuovere un’efficace attuazione dei controlli. Rispetto al regolamento (UE) n. 258/2012, attualmente in vigore e che sostituisce, la proposta estende il campo di applicazione materiale alle esportazioni, prevede un’interpretazione coerente delle norme tra gli Stati membri e consente il flusso di dati a livello dell’UE.

Nel 2020 la Commissione ha adottato il piano d’azione 2020-2025 sul traffico di armi da fuoco per contribuire a frenare i flussi illegali di armi da fuoco e munizioni, rafforzando nel contempo il mercato legale.

La pubblicazione della Direttiva (UE) 2021/555 sul controllo dell’acquisizione e della detenzione di armi il 6 aprile 2021 è stato il primo esito legislativo del piano.

Nell’ottobre 2022 la Commissione ha presentato una proposta di regolamento sulle misure di importazione, esportazione e transito di armi da fuoco, loro componenti essenziali e munizioni, un altro impegno legislativo nel suo piano d’azione.

Fonte
Unione Europea

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