Il mito del calcio per fortificare le ossa

Il consumo di latticini crea acidità tissutale e indebolisce le ossa. Negli USA, per esempio, grandi consumatori di latte, sono i primi ad accusare un elevato problema di fragilità ossea!

Il prof. Mark Hegsted ha sostenuto fin dagli anni ’80 come una dose di calcio maggiore al necessario per un lungo periodo sia responsabile di creare uno squilibrio nell’assorbimento e nell’escrezione del calcio, tramite una scompensazione dell’ormone calcitriolo, una forma attiva di vitamina D.

Ecco quindi il paradosso del calcio: veniamo spinti a consumarne troppo per curare le ossa, ma troppo calcio squilibra il metabolismo dello stesso in modo che il corpo non riesce più a capire quando e come assorbirlo.

La conseguenza è un aumento vertiginoso dell’osteoporosi oltre i 60 anni di età.

Ecco alcuni dei danni causati dall’assunzione di latticini:
acidificazione tissutale;
allergie;
asma;
osteoporosi;
disbiosi intestinale;
fragilità ossea.

Escludendo il latte e derivati ci sono altre fonti naturali…

Le fonti vegetali di calcio forniscono tutto il calcio necessario a coprire la dose consigliata giornaliera e soprattutto non mettono a rischio la nostra salute, ma,anzi, ci donano vitalità e forza!!

Ecco 7 fonti vegetali ricche di calcio ( la quantità di calcio indicata si intende per 100 grammi di prodotto ):
broccoli ( 47 mg ): ricchi di vit. C e antiossidanti;
mandorle ( 266 mg );
quinoa ( 100 mg );
semi di lino ( 256 mg );
cavolo verde ( 139 mg );
spinaci ( 56 mg );
per finire i semi di sesamo contengono 1000 mg di calcio per 100 g di prodotto.

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