Mohammad Reza Pahlavi, Cavaliere Ordine Speron d’Oro

Mohammad Reza Pahlavi in persiano: محمد رضا پهلوی‎ – in Italiano spesso traslitterato Reza Pahlevi (Teheran, 26 ottobre 1919 – Il Cairo, 27 luglio 1980) è stato l’ultimo Scià di Persia; ha governato l’Iran dal 16 settembre 1941 fino alla Rivoluzione Islamica dell’11 febbraio 1979.

È stato il secondo e ultimo monarca della Dinastia di Pahlavi. Mohammad Reza Shah Pahlavi possedeva diversi titoli: Sua Maestà Imperiale, Shahanshah (Re dei Re, Imperatore), Aryamehr (Luce degli Ariani) e Bozorg Arteshtārān (Capo dei Guerrieri, Persiano: بزرگ ارتشتاران).

a Teheran nel 1919 da Reza Pahlavi e dalla sua seconda moglie, Tadj ol-Molouk, Mohammad Reza era il figlio maggiore dello Scià primo della Dinastia Pahlavi, e il terzo dei suoi undici figli, gemello di Ashraf Pahlavi.

Quando Mohammad Reza compì 11 anni, il padre, su consiglio di Abdolhossein Teymourtash, Ministro di Corte della Dinastia Pahlavi dal 1925 al 1932, decise di iscriverlo presso l’Istituto Le Rosey, un prestigioso collegio svizzero, per continuare gli studi.

Mohammad Reza Shah fu il primo principe iraniano erede al trono ad aver conseguito parte della formazione scolastica all’estero. In rimase per i successivi quattro anni prima di tornare in per conseguire il diploma di scuola superiore nel 1936.

Dopo il ritorno al paese, il principe ereditario si iscrisse presso l’Accademia Militare a Teheran dove rimase fino al 1938.

Nel 1941 Stalin e Churchill, nonostante Reza Pahlavi avesse dichiarato la neutralità dell’Iran, si misero d’accordo per invadere l’Iran, cosa che avvenne nell’agosto dello stesso anno, costringendo all’esilio Reza Pahlavi.

La motivazione sarebbe stata la preoccupazione per le relazioni amichevoli della nazione con la Nazista, ma secondo molti autori, il timore dell’influenza nazista fu solo un pretesto e l’Iran fu occupato dagli anglo-sovietici solo per permettere il trasferimento di materiale bellico all’Unione Sovietica, allora sotto attacco nazista, lungo il cosiddetto corridoio persiano.

Dopo l’entrata in guerra degli Stati Uniti la gestione logistica del corridoio persiano passò agli americani, mentre i britannici mantennero il controllo delle risorse petrolifere.

FONTE

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