Neofobia alimentare agli insetti

La neofobia alimentare ha una funzione protettiva ad evitare pericoli, per la propria salute (Schulze, 1995).

La risposta neofobica inizia a manifestarsi quasi alla fine del primo anno di vita, per toccare l’apice tra i 2 e i 5 anni.

Sono stati realizzati vari studi sul comportamento neofobico di specifici soggetti.

Ad esempio, Pelchat e Pliner (1995) osservarono che, in un gruppo di studenti, a cui veniva mostrato del , in una caffetteria, con indicazioni sulle proprietà nutrizionali benefiche dell’alimento, non rilevava incrementi di predisposizione al nuovo assaggio.

In uno studio di Harper e colleghi (1975) i bambini erano più propensi ad accettare un cibo nuovo, se lo avevano visto mangiare prima dalla mamma.

Uno studio condotto da Galloway e colleghi, nel 2003, rilevavano una correlazione negativa tra neofobia alimentare di e , sempre in bambini di età pre-scolare.

Quanto sopra per introdurre l’alimentazione in quella umana. Essa esiste già per alcune popolazioni, in paesi anche molto poveri. Questo dà quindi il nesso logico all’uso di quel tipo di cibo.

Cosa accade in Occidente ? Esistono già dei paesi in cui trovi, nei supermercati, ed anche negozi specializzati, dei prodotti definiti Novel Food.

Nel contempo però, dopo una recente introduzione della farina di grilli, si è scatenato in Italia, ma anche altri paesi europei, una ripulsione al cibarsi con insetti.

In un recente , svolto sul , ben quasi il 100% di italiani non è disposto a inserire nella propria alimentare gli insetti.

A tal proposito, coloro producono e commerciano insetti, in altri paesi, sapendo cos’è la neofobia alimentare, hanno aggirato l’ostacolo, ormai da molto tempo.

Ad esempio, in alcuni prodotti, gli aromi ed i coloranti sono di uso e, se il consumatore non si informa, a prescindere sono dannosi per la salute, alcuni vengono realizzati con gli insetti.

In questo nostro articolo, dedicato all’Arancia Rossa, che si trova sugli scaffali di supermercati e negozi alimentari, viene edulcorata con un colorante ben preciso, ovvero l’E120.

L’Unione Europea si è premunita con due regolamenti in cui obbliga all’inserimento di specifiche diciture (etichette), ma in entrambe, salvo ultim’ora, non abbiamo trovato indicazioni agli insetti come grilli, larve, ecc.

Come tutelarsi qualora si è affetti da allergie alimentari ? Oppure non si ha alcuna voglia di mangiare insetti ?

Prima di tutto qualora riscontrate negli scaffali prodotti farlocchi con etichette inesatte o poco chiare, segnalatele alle autorità competenti.

Verrà il momento in cui sarà obbligatorio inserire nella dieta anche gli insetti? Cosa accadrà quindi ? Dopo il NoVax ci sarà il NeofoboAlimentare ? Ai posteri l’ardua sentenza.

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