Obbligo vaccinale cosa buona e giusta, secondo alcuni media mainstream

Una pletora di servi della gleba, tali sono alcuni mainstream, scrivono nei loro titoli che l’obbligo vaccinale era cosa buona e giusta, a tal proposito quindi tali professionisti dell’informazione diventano rei confessi delle morti avvenute, attuali e future?

La nostra agenzia di stampa in questi anni ha fatto giornalismo, quello vero, cioè andando a cercare le fonti, verificandole e se c’era qualcosa che non riuscivamo a capire chiedevamo, ovviamente a chi era preposto nel fornire dati e materiale documentaristico.

In diversi giornalisti di merende e barbecue hanno provato a screditarci, ovviamente vestiti da quelle casacche di sterco che oggi puzzano lontano un miglio e, non potendo dire più la verità continuano nel sguazzare con il Demonio contenti di avere un giorno il loro meritato Paradiso.

A parte quanto sopra quello che ha deciso la Corte Costituzionale Italiana lo avevamo già previsto l’anno scorso, nel momento in cui fu emanata la legge sull’obbligo vaccinale.

La Corte, sentito il parere di coloro l’hanno chiamata a decidere sulla questione, ha applicato l’articolo 134 della Costituzione.

La diatriba nel risolvere il conflitto tra i vari poteri dello Stato, per evitare un danno al Paese e ai cittadini, si è, per coloro non si sono vaccinati, frantumata il 1-12-22: data storica che verrà inserita negli annali dei libri a memoria futura.

La Corte costituzionale ha quindi ritenuto che la legge sulla vaccinazione è legittima perché compatibile con la Costituzione, quindi il provvedimento non viene cancellato dall’ordinamento giuridico.

Peraltro, non essendo un organo subordinato ad un altro, le decisioni della Consulta non possono essere impugnate.

Non entriamo nel merito dell’oggetto del contendere, né sulla decisone della Corte e men che meno in polemiche sterili e fuorvianti (per questo ci sono i social); quindi lasciamo a chi legge ogni personale riflessione.

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