Organizzazione internazionale per le migrazioni

L’OIM, inizialmente conosciuta con il nome di Comitato Intergovernativo Provvisorio per il Movimento dei dall’Europa (PICMME), è stata fondata nel 1951 in seguito alla situazione di caos e di movimenti migratori che caratterizzarono l’Europa dopo la Seconda Guerra Mondiale. Nata con il mandato di aiutare i governi europei nell’identificazione di paesi di rieinsediamento per circa 11 milioni di persone che erano state sradicate dalla loro patria a causa della guerra, l’Organizzazione si occupò, nel corso degli anni ’50, del trasporto di quasi un milione di .

Il susseguirsi di nomi – da PICMME a Comitato Intergovernativo per la Migrazione Europea (ICEM) nel 1952, fino ad arrivare a Comitato Intergovernativo per la Migrazione (ICM) nel 1980 e infine a Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) nel 1989 – riflette la transizione operata dall’organizzazione, divenuta, da agenzia ‘logistica’, una vera e propria Agenzia sulla Migrazione.

L’OIM nella sua storia ha visto il susseguirsi di disastri operati dall’uomo (la crisi ungherese del 1956, quelle cecoslovacca del 1968 e cilena del 1973, il dramma dei Boat People vietnamiti del 1975, i conflitti in Kuwait del 1990 e quelle in Kosovo e a Timor nel 1999 ) e disastri naturali (lo tsunami e il asiatico del nel 2004/2005).

Nel corso di questo lasso di tempo il credo dell’organizzazione, ossia il principio che una migrazione ordinata e attuata nel rispetto della dignità umana porti benefici sia ai migranti sia alla società, ha guadagnato un ampio e fermo supporto internazionale.

Dal ruolo iniziale di agenzia logistica e operazionale, l’OIM ha ampliato le sue mansioni e la sua identità fino a diventare la principale agenzia internazionale che collabora con governi e società civile al fine di migliorare la comprensione dei fenomeni migratori, favorire lo sviluppo economico e sociale attraverso la migrazione e difendere la dignità e il benessere dei migranti. In quanto Agenzia sulla Migrazione, l’OIM è diventata il punto di riferimento nello scottante dibattito globale sulle implicazioni sociali, economiche e politiche della migrazione nel ventunesimo secolo.

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