E’ una situazione “difficile” o “molto grave” per la liberta’ di stampa in 72 Paesi (su 180 recensiti) quella che descrive oggi Reporters sans frontières nel suo rapporto 2017.
“Mai la liberta’ di stampa e’ stata cosi’ minacciata”, si allarma l’organizzazione portando ad esempio la proliferazione degli attacchi antimediatici, le false informazioni, la repressione e il trionfo degli “uomini forti” come Donald Trump o Recep Tayyip Erdogan.
La stampa e’ libera solo in una cinquantina di Paesi -in
“L’ossessione della sorveglianza e del non-rispetto del segreto delle fonti contribuisce a far scivolare verso il basso il numero di Paesi considerati ieri come virtuosi: Usa (43mo. -2 posti), Regno Unito (40mo, -2 posti), Cile (33mo, -2 posti), o
Un aggravamento della situazione per piu’ della meta’ dei Paesi
“L’arrivo al potere di Donald Trump in Usa e la campagna di Brexit in Regno Unito hanno offerto una cassa di risonanza ai “media bashing” e alle false notizie”, deplora RSF. E “dove il modello dell’uomo forte e autoritario trionfa, la liberta’ di stampa va indietro”.
Recedono anche la
In
In Asia, le Filippine (127mo), guadagna 11 posti grazie ad un calo del numero dei giornalisti uccisi nel 2016, ma gli insulti e le minacce contro la stampa proferiti dal presidente Rodrigo Duterte lasciano presagire il peggio.
“Il declino delle democrazie da’ le vertigini”, commenta Christophe Deloire, segretario generale di RSF. Sei Paesi su dieci hanno registrato un aggravamento della loro situazione.
Come l’anno scorso, ai primi posti figurano i Paesi scandinavi (Norvegia, Svezia,
Tra i Paesi dove la stampa e’ piu’ attaccata, figurano
(da un lancio dell’agenzia AFP – France Press del 26/04/2017)