Parco Maremma, esperienza negativa percorsi mtb

Pedalare circondati da una natura incontaminata, divertirsi, guardarsi intorno e scoprire una natura dalle mille sfaccettature: sentieri che corrono tra il verde di una fitta vegetazione; piante e fiori particolarissimi che donano colori e profumi esclusivi;

che pascolano indisturbati o che si rincorrono nei verdi prati e incuriosiscono per i loro comportamenti; percorsi che si aprono al mare e donano panorami affascinanti; sentieri contorti che si sviluppano tra i pini secolari di un’area di notevole pregio naturalistico.

Questo testo è uno dei tanti che leggiamo nei depliant dedicati alla zona, ma poi le emozioni che vengono decantate sono effettivamente reali ?

Noi abbiamo deciso di verificare gli itinerari proposti da alcune guide locali, diversi percorsi inseriti in pacchetti turistici ed altri realizzati grazie ai biker locali disinteressati al business.

Prima di tutto partiamo dal fatto che la Maremma selvaggia e naturale diventa off limit nei mesi più caldi per la presenza di tafani, serafiche, zanzare tigre, ecc.

Salire in sella alla bici e avventurarsi nei sentieri può diventare molto pericoloso se non si ha ben chiaro il percorso. Il fatto di andare con una guida non toglie la pericolosità degli itinerari, quindi se non siete allenati chiedete sempre l’altimetria del percorso per sapere se è alla vostra portata fisica.

Portatevi sempre acqua abbondante, meglio la sacca idrica, ma se non volete sudare sulla schiena, almeno due borracce da 750cc.

La zona scarseggia di fontane e siamo ancora anni luce lontani da percorsi attrezzati come nel Trentino o altri paesi esteri.

Buone pedalate.

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